Calcio estero

Il Real Madrid domina la Supercoppa di Spagna, Vinicius fa tripletta: Barcellona travolto 4-1

Vinicius Jr
Vinicius Jr, Real Madrid - Foto LiveMedia/Alberto Gardin

La finale di Supercoppa di Spagna 2024 dura 64 minuti. Il tempo necessario al Real Madrid per imporre una severa lezione di calcio al Barcellona, sconfitto 4-1 e costretto a rinunciare al primo trofeo della stagione. A Riyadh il protagonista è Vinicius, autore di tre gol e di una prestazione da fuoriclasse, mentre Carlo Ancelotti si regala il 27esimo titolo da allenatore in carriera. La prima chance del match però è dei blaugrana, con Lunin che nega il gol a Ferran Torres. Due minuti dopo è il Real a colpire. Troppo alta la difesa di Xavi: la trappola del fuorigioco non scatta e Vinicius beffa in profondità Kounde. Il resto è tutto troppo facile: dribbling su Inaki Pena e palla in rete. Il Barca rischia di sprofondare. Rodrygo recupera palla e calcia: il portiere blaugrana non si fa sorprendere. Il raddoppio è solo rimandato. La difesa del Barca è ancora presa in controtempo. Bellingham inventa un altro passaggio geniale, Rodrygo sfonda sulla destra e serve una palla al centro dove il solito Vinicius in spaccata non perdona. Il Barcellona è anche sfortunato. La reazione è affidata a Ferran, che un minuto dopo il 2-0 colpisce la traversa.

I ritmi si abbassano, ma l’intensità torna alle stelle nel finale di primo tempo. Lewandowski riduce il distacco con un gran destro al volo da fuori area dopo una respinta di testa di Rudiger. Ma prima del duplice fischio, il Real torna sul +2. Merito di Vinicius: il brasiliano subisce fallo da rigore da Araujo e dagli undici metri realizza la sua tripletta in un tempo. Allo scoccare dell’ora di gioco Xavi si gioca un triplo cambio con l’ingresso di Joao Felix, Fermin Lopez e Yamal. Al 64′ il Real però trova il poker. Rodrygo raccoglie un cross basso dalla sinistra e batte a rete. Al 71′ il Barcellona rimane anche in 10 per il doppio giallo ad Araujo. Nel finale Brahim Diaz sfiora l’eurogol: mette a sedere De Jong, ma viene murato sul più bello da Pena. Il resto è gestione e passerella. Applausi per Modric, neo entrato, e per Bellingham e Vinicius, sostituiti. Alla fine il fischio finale inaugura la festa per il Real Madrid e riapre la fase di riflessioni in casa blaugrana.

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