
Scandalo Eurolega, arbitro arrestato
250 mila euro e lingotti d’oro in casa: scatta l’arresto per l’arbitro dell’Eurolega. Le accuse sono pesantissime.
Non è un periodo affatto facile per il mondo del basket. Dopo lo scandalo scommesse, che ha trovato in pieno la NBA, adesso anche l’Eurolega si vede invischiata in una clamorosa bufera giudiziaria. Il protagonista della vicenda è l’arbitro Uros Nikolic. Il 39enne serbo è stato arrestato nella sua abitazione di Belgrado per poi essere trasportato in carcere. L’arbitro è accusato di aver avuto rapporti con un clan della criminalità organizzata.
Nell’abitazione dell’arbitro, sottoposta a perquisizione, sono stati trovati: 250 mila euro in contanti, lingotti d’oro e orologi di lusso. Secondo le prime indagini, questi elementi potrebbero essere legati ad attività illecite che riconducono ad una rete criminale serba.
L’Eurolega prende le distanze: le accuse sono pesanti
L’operazione ha coinvolto le autorità serbe e molteplici unità investigative di altri Paesi europei. Uros Nikolic dirigeva partite della Eurolega dal 2019 e anche gare nella ABA League e nei campionati nazionali serbi.
L’arbitro è accusato di aver avuto dei “legami diretti con un gruppo criminale organizzato”, identificato come il clan Vračarci, già al centro di una vasta inchiesta per omicidi e tentati omicidi.

Dopo la notizia dell’arresto, l’Eurolega ha subito deciso di assumere una posizione netta:
“Sospeso dall’arbitraggio in tutte le competizioni dell’Eurolega di basket fino alla conclusione sia delle indagini delle autorità locali sia della revisione interna dell’Eurolega di basket”.
