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Atletica, Diamond League 2023: Jacobs guida la truppa azzurra a Xiamen

Marcell Jacobs
Marcell Jacobs - Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL

Marcell Jacobs è pronto a ritrovare continuità in pista e parteciperà alla tappa di Diamond League 2023 di Xiamen, in Cina correndo i 100 metri. Il campione azzurro se la vedrà con i primi due frazionisti della staffetta Usa che ha conquistato l’oro a Budapest, ovvero Christian Coleman e Fred Kerley. Jacobs proverà a ritoccare il proprio primato stagionale di 10.05. In tutto sono annunciati al via sei atleti italiani e nei 400 ostacoli ci sarà la primatista italiana (53.89) e finalista iridata Ayomide Folorunso. In pedana nel triplo Andy Diaz, vincitore quest’anno al Golden Gala di Firenze con il record italiano di 17,75, e nel disco Daisy Osakue dopo il dodicesimo posto ai Mondiali. Negli 800 metri saranno impegnati Simone Barontini, che ha sfiorato la finale di Budapest con il personale di 1:44.34, e Gaia Sabbatini che invece sarà impegnata nei 1500 al femminile. Diretta tv sabato 2 settembre dalle 13.00 alle 15.00 (ora italiana) su RaiSport e Sky Sport Arena.

La stagione di Marcell Jacobs è iniziata più tardi del previsto, ma ci sono ancora delle prove da affrontare per migliorare il proprio passo nei 100 metri. Nella 4×100 iridata, in seconda frazione, lo sprinter delle Fiamme Oro ha corso al fianco di Fred Kerley dopo che entrambi (lo statunitense da campione uscente) erano rimasti fuori nei 100 in semifinale. Chi invece ha sfiorato il podio individuale è Christian Coleman, quinto con 9.92 (e 9.88 nel round intermedio), ma ci sarà anche il terzo frazionista Brandon Carnes, il bronzo mondiale indoor Marvin Bracy, i giamaicani Ackeem Blake e Rohan Watson terzi nella staffetta iridata.

Ayomide Folorunso è probabilmente nelle migliori condizioni possibili, come dimostrato ai Mondiali di Budapest qualche giorno fa, abbattendo il muro dei 54 secondi con il record italiano 53.89 in semifinale prima di cogliere il sesto posto. Non ha corso la finale nella staffetta femminile, affaticata per i cinque 400 in otto giorni, ma in Cina ritrova la giamaicana bronzo mondiale Rushell Clayton, la quinta classificata Anna Cockrell (Usa), l’ucraina Anna Ryzhykova terza agli Europei e le due ‘jam’ battute da “Ayo” in finale, Andrenette Knight e Janieve Russell. Nel triplo Andy Diaz è già sicuro della qualificazione per la finale di Eugene, dove difenderà il titolo di “Diamond League champion” vinto nella scorsa stagione a Zurigo da cubano, quando non aveva ancora ottenuto la cittadinanza italiana, e per il momento è in attesa del via libera da World Athletics per indossare la maglia azzurra.

Nel disco ci sarà Daisy Osakue, primatista italiana con il 64,57 di quest’anno e finalista ai Mondiali chiusi in dodicesima posizione. L’azzurra dovrà vedersela contro l’oro di Laulauga Tausaga e il bronzo dell’idolo di casa, la cinese Feng Bin che ha ceduto lo scettro alla statunitense, ma anche la croata plurititolata Sandra Perkovic. Tutto il podio mondiale negli 800 metri di Simone Barontini: il canadese Marco Arop, che aveva dato il ‘cinque’ all’azzurro in batteria, il keniano Emmanuel Wanyonyi e il britannico Ben Pattison, senza dimenticare il leader mondiale dell’anno Wyclife Kinyamal che ha corso in 1:43.22 a Montecarlo. È la prima volta in Diamond League per il 24enne anconetano delle Fiamme Azzurre, fresco di personale in 1:44.34 con il miglior crono italiano degli ultimi vent’anni, a undici centesimi dalla finale iridata.

Nei 1500 femminili, infine, grande occasione per Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) di lasciarsi alle spalle il ritiro della semifinale mondiale a 150 metri dal traguardo dopo aver superato agevolmente la batteria, in una stagione che l’ha vista consolidare il secondo posto nelle liste italiane alltime in 4:01.24. Al via la keniana Nelly Chepchirchir che si è piazzata quinta ai Mondiali, con molte altre atlete scese sotto i 4 minuti quest’anno come le etiopi Worknesh Mesele, Freweyni Hailu e Tigist Girma, l’australiana Linden Hall, la britannica Melissa Courtney-Bryant, l’irlandese Sarah Healy e la statunitense Emily Mackay.

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