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MotoGP, Marquez: “Gli anni passano, arrivano giovani veloci”

Marc Marquez
Marc Marquez - Nordphoto/IPA

Marc Marquez ha terminato la prima giornata di test a Lusail, in Qatar, nelle retrovie. Il neoacquisto del team Gresini parla così alla fine della giornata: “Qui fin dall’inizio mi sono sentito più libero nella guida, con più sicurezza. Ho potuto giocare di più con il mio corpo e questo è già un miglioramento. Passo dopo passo devo cambiare. Ho lavorato su me stesso tutto il giorno. Nell’ultima parte della giornata ho iniziato a lavorare sul settaggio, ma prima di tutto volevo lavorare sulla mia prestazione, sul mio stile di guida e ho trovato entrambe le cose migliori. Vedremo se domani si potrà fare un altro passo avanti.” Poi, sulle aspettative dei tifosi: “Sì, capisco le aspettative dei tifosi, loro credono in me, ma l’altro punto di vista è la realtà. E la realtà è che vengo da quattro anni molto difficili. Devo ritrovare fiducia. Sto solo cercando di gestirla al meglio, con calma e cercando di capire la moto, perché ci vuole tempo. Sono umano e gli anni passano, arrivano i giovani e sono veloci, è naturale. Ogni atleta ha il suo momento e, passo dopo passo, bisogna capire come adattarsi alla situazione. Certo sarà una stagione difficile. Ci sono due o tre ragazzi, soprattutto in Ducati, che gestiscono molto bene la moto. Cerco di imparare da loro, ma ci vuole tempo ed è difficile. Vedremo se passo dopo passo riuscirò ad avvicinarmi, ma non è il mio obiettivo. Se l’obiettivo è provare a vincere, sarà una grande impresa”. Sul futuro della categoria: “Per me la prima cosa da fare è ridurre l’aerodinamica in futuro in MotoGP. Non so se ci sarò, ma tra due, tre o quattro anni dobbiamo ridurla. Questo renderà le moto più lente, perché adesso ne utilizziamo molta. Non abbiamo impennate, freniamo molto tardi… devi solo andare lungo la traiettoria e non lottare con la moto. È più difficile superare gli altri piloti. Poi se le moto sono più lente lo spettacolo sarà migliore. Perché? Perché la gente che lo guarda in TV non si rende conto se stiamo andando a 360 km/h o 340 km/h. Sono più di 300 km/h. Dobbiamo lavorare sui regolamenti perché stiamo andando sempre di più. Si è visto quest’anno che tutti i produttori hanno realizzato moto che sembrano una Formula 1, anche adesso con il posteriore le ali, non solo quelle anteriori, creano carico aerodinamico in curva, inclinate al limite… quindi bisogna pensarci“.

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