Il 2Ā° posto di Sebastian Vettel e il 5Ā° di Kimi Raikkonen al GP di Cina, hanno lasciato al presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, una sensazione agrodolce.
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In unāintervista rilasciata al quotidiano āLa Repubblicaā il futuro amministratore delegato del Cavallino torna sul pasticcio di Shanghai: āProprio una cosa non da Ferrari. I piloti erano piĆ¹ imbarazzati di meā¦ĆØ stata una svista, credo, che sfortunatamente ci ĆØ costata un bel poā durante la gara. Poi hanno fatto un capolavoro. La Ferrari ĆØ un team che sta crescendo, mi piace, forse ĆØ un poā immaturo e ribelle. Un bambino che sta crescendo beneā¦ā. Parla anche della scarsa affidabilitĆ della macchina: āAbbiamo avuto due problemi con la centralina, ora risolti. Io sono pronto ad assumermi ogni responsabilitĆ , a farmi dire che non sono capace. PerĆ² questi motori sono complessi e lāaffidabilitĆ ĆØ un tema che riguarda tutti, anche la Mercedes come si ĆØ visto. Segno che sono sotto pressione e se permette questo ĆØ merito della Ferrariā. Sul futuro della F1 non ha dubbi: āCāĆØ molto lavoro da fare. Ecclestone ĆØ bravo nelle trattative, ma prima o poi tutti dobbiamo andare in pensione e quando sarĆ dovremo costruire una F1 piĆ¹ solida, con una vera strutturaā. Marchionne si augura che arrivino altri competitor, coma lāAudi ad esempio e sul ritorno dellāAlfa Romeo in F1 conferma di non scherzare: āĆ un progetto vero, ma prima dobbiamo fare qualche soldo con lāAlfa. Abbiamo piĆ¹ titoli noi con quel marchio di molte scuderie che sono qui. Penso a una vera e propria scuderia e i cugini della Ferrari possono dare una mano invece di aiutare gli altri o perlomeno possono aiutare anche lāAlfaā.