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Ciclismo, E3 Saxo Bank Classic: analisi dei favoriti

Mathieu Van der Poel
Mathieu Van der Poel - Foto LiveMedia/Silvia Colombo

La stagione del pavè entra nel vivo con la classica di Harelbeke, chiamata E3 Saxo Bank Classic per motivi di sponsorizzazione, storica corsa fiamminga che anticipa di 2 giorni la Gand-Wevelgem e di 9 il Giro delle Fiandre. Venerdì 24 marzo va in scena l’edizione numero 65 della corsa che inizia e si conclude ad Harelbeke, dopo un percorso di 204.1 chilometri tra i muri e il pavè delle strade fiamminghe. Per gli specialisti del pavè è la prima occasione per testare la loro occasione in vista delle classiche monumento dei prossimi weekend, ovvero Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix.

IL PERCORSO

Nell’unica prova stagionale corsa in queste zone, la Omloop Het Nieuwsblad, disputatasi un mese fa, vinse nettamente Dylan Van Baarle, che anticipò il gruppo dei migliori dove erano presenti fra gli altri Thomas Pidcock, Christophe Laporte, Tiesj Benoot, Nils Politt e Matej Mohoric, ma in una giornata in cui la maggior parte dei favoriti decisero di non correre. La starlist dell’E3 Harelbeke è infatti nettamente superiore e prevede la presenza di tutti big, a partire dal magico trio composto da Wout Van Aert, Mathieu Van der Poel e Tadej Pogacar. I tre fenomeni saranno ancora l’uno contro l’altro pochi giorni dopo la Milano – Sanremo vinta dall’olandese e lo saranno almeno fino al Giro delle Fiandre.

Wout Van Aert è l’unico tra i tre ad aver già vinto questa corsa, avendo trionfato lo scorso anno in una stupenda parata Jumbo Visma con il compagno Christophe Laporte, quando anticiparono il gruppo di un minuto e mezzo. Il belga in stagione non ha ancora vinto e per questo motivo cercherà assolutamente di sbloccarsi e concedere il bis sulle strade di casa, anche per arrivare all’importantissimo appuntamento dello Giro delle Fiandre con meno pressioni. Il tre volte campione del mondo ciclocross sarà accompagnato da una Jumbo Visma fortissima, con Dylan Van Baarle, Christophe Laporte e Tiesj Benoot che in molte altre squadre sarebbero capitani. Il primo ha vinto la Parigi – Roubaix e si è piazzato secondo al Giro delle Fiandre nel 2022, mentre ad inizio anno ha trionfato alla Omloop Het Nieuwsblad, corsa a queste latitudini. Laporte si è piazzato secondo lo scorso anno dietro il capitano Van Aert e ha ottenuto sempre ottimi risultati in queste corse, così come Benoot, che a febbraio ha vinto la Kuurne – Bruxelles – Kuurne e storicamente ha dato il meglio di sé sui muri fiamminghi. In caso di problemi per il capitano tutti e tre potrebbero dire la loro per vincere la corsa.

Mathieu Van der Poel arriva al primo appuntamento sulle pietre della stagione in fiducia dopo la stupenda vittoria alla Milano – Sanremo. L’olandese non ha mai vinto questa corsa in carriera ma è solo un caso, considerando le due affermazioni al Giro delle Fiandre nel 2020 e nel 2022. Ha dimostrato di avere una condizione eccellente per cui anche in questa occasione sarà lì per vincere. Per questa corsa sarà affiancato dal fidato Soren Kragh Andersen e dal compagno di ciclocross Quinten Hermans.
Tadej Pogacar debutta in questa corsa con la consapevolezza di poter vincere anche sui muri fiamminghi in pavè , come dimostrato all’esordio al Giro delle Fiandre nel 2022 chiuso al quarto posto.
In grado di attaccare sugli strappi e con un buono spunto veloce, lo sloveno resta molto temibile per tutti anche vista la sua incredibile forma, dato che in 14 giorni di corsa nel 2023 ha vinto per ben 9 volte.
Il due volte vincitore del Tour de France sarà accompagnato dal padrone di casa Tim Wellens e da Matteo Trentin, qui terzo nel 2015.

Dopo i grandi tre favoriti c’è una lunga serie di corridori che ha la carte in regola per dare fastidio, soprattutto nel caso in cui i big three finissero per marcarsi e controllarsi troppo a vicenda. Uno dei team più pericoloso in queste latitudini è da sempre la Quick Step, che schiera Julian Alaphilippe, Kasper Asgreen, Florian Senechal e Yves Lampaert. Il due volte campione del mondo sta gradualmente tornando sui suoi livelli dopo l’infortunio dello scorso aprile alla Liegi e ha già dimostrato in passato di poter vincere in queste zone, come accaduto con il suo secondo mondiale nel 2021, ma anche al Giro delle Fiandre 2020 dove fu colpito da una moto mentre si trovava al comando insieme a Van Aert e Van der Poel. Kasper Asgreen ha vinto questa corsa nel 2021, davanti al compagno Florian Senechal e soprattutto davanti a Van der Poel, che poi sconfisse anche al Giro delle Fiandre pochi giorni dopo in uno sprint a due. Per la Quick Step sarà interessante capire quale tattica adotteranno per poter mettere in difficoltà i tre grandi favoriti.

Biniam Girmay non si può non considerare tra gli specialisti dei queste corse dopo il quinto posto dello scorso anno e soprattutto dopo la storica vittoria alla Gand Wevelgem, così come Matej Mohoric, ormai sempre piazzato tra i primi anche quando si parla di pavè. Curiosità per quello che potrà fare Filippo Ganna dopo il secondo posto alla Sanremo, per la prima volta al via di questa corsa senza obblighi di gregariato, considerando che mancherà ancora Thomas Pidcock, mentre saranno presenti Jhonatan Narvaez e Michal Kwiatkowski, che qui vinse nel 2016 quando ancora metteva queste corse al centro dei suoi programmi.

Doppia punta come sempre in queste corse per la Trek Segafredo, dove la strada deciderà chi sarà capitano tra Mads Pedersen, sesto alla Sanremo pochi giorni fa e Jasper Stuyven, spesso piazzato in top ten sui muri fiamminghi. Ultima volta qui per Peter Sagan, vincitore nel 2014, accompagnato da Anthony Turgis, ormai da considerare come il capitano della Total Energies. Gli esperti Greg Van Avermaet e Oliver Naesen guideranno la AG2R Citroen, mentre Alberto Bettiol sarà il capitano dell’EF Education per tornare ad ottenere un bel risultato in queste zone dopo la vittoria del Fiandre nel 2019. Stefan Kung e Valentin Madouas si divideranno i gradi di capitano della Groupama FDJ, che nella Bora Hansgrohe saranno Bob Jungels e Nils Politt. Cercheranno infine di ottenere un buon risultato anche gli esperti Alexander Kristoff, Sep Vanmarcke e Zdenek Stybar.

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