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Jannik Sinner non conosce più limiti. Spazza via Dimitrov e si prende Miami, ora c’è Djokovic nel mirino

Jannik Sinner
MIAMI GARDENS, FLORIDA - MARCH 31: Jannik Sinner of Italy is seen with the winning trophy during the mens final of the Miami Open at Hard Rock Stadium on March 31, 2024 in Miami (Photo by Alberto E. Tamargo/Sipa USA)

Un’ora e dodici minuti per spazzare via Grigor Dimitrov, che insieme a lui era l’altro giocatore simbolo di questo primo quarto del 2024. Tre mesi per prendersi il primo Slam della carriera, per imporsi a Rotterdam, quindi per portare a due i 1000 in bacheca, riuscendo a imporsi in quella Florida che fin qui sembrava stregata: due finali perse al Miami Open, ma non era ancora questo Jannik Sinner, un giocatore che non conosce più limiti e che in meno di un anno ha definitivamente riscritto la storia del tennis italiano. L’altoatesino adesso è il numero 2 del mondo, qualcosa che fa venire i brividi se si pensa a due-tre anni fa. Quando era stato festeggiato come un evento epocale il trionfo di Fognini a Montecarlo, che resta un risultato straordinario, quando un torneo 250 vinto da un azzurro era una splendida anomalia. E quando l’ingresso in top-20 di un giocatore del Bel Paese finiva in prima pagina. Adesso, quasi ogni benedetta domenica il ciuffo rosso domina sui campi di tutto il mondo, e ci stiamo pian piano abituando a una nuova normalità.

Già, perché Jannik Sinner ha normalizzato tutto, con la sua serietà, la passione, la voglia di migliorare e di non sedersi sugli allori. Lavoro, lavoro, e ancora lavoro: è così che si vincono 14 tornei a livello Atp a ventidue anni ancora, uno Slam, la Coppa Davis. E due tornei 1000 a impreziosire il tutto. Ma al di là dei numeri, veder stare in campo – e fuori – Sinner è un piacere per gli occhi: tritura gli avversari, sembra davvero due-tre spanne avanti rispetto a tutti in questo momento. Del resto, le 22 vittorie in 23 partite di quest’anno lo testimoniano. E adesso c’è la terra rossa, dove Sinner ha conquistato un solo torneo, quello di Umago nel 2022 contro Alcaraz: in generale, nel 2023 su questa superficie non sono arrivate particolari soddisfazioni, e questo vuol dire, rovesciando la prospettiva, che Sinner ha la grande possibilità di continuare a salire nella classifica Atp, sia dal punto di vista dei punti in saccoccia – ne difende relativamente pochi sul rosso europeo – che delle posizioni. Anzi, della posizione: Jannik giocherà al Masters 1000 di Monte Carlo, dove ritroverà Novak Djokovic, l’unico che non ha ancora superato nel ranking, ma che ha già battuto più e più volte in questi ultimi mesi. Pensare di superarlo, se il livello espresso sarà questo, non è assurdo: e già questo fa tremare i polsi. Poi Madrid, Roma, il grande appuntamento del Roland Garros. E la strada verso le Olimpiadi è tracciata.

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