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Challenger Perugia 2023, Lavagno in semifinale: “Avevano detto non avrei più giocato”

Edoardo Lavagno - Foto Daniele Combi

Arrivato in sordina, Edoardo Lavagno ha conquistato il pubblico di Perugia. Ai nastri di partenza degli Internazionali di Tennis Città di Perugia | G.I.Ma. Tennis Cup grazie alla una wild card ricevuta dalla FITP, il ventiquattrenne di Torino si è spinto in semifinale nel torneo ATP Challenger 125 organizzato da MEF Tennis Events. La giornata del Tennis Club Perugia si è aperta proprio con il derby che ha visto Lavagno imporsi su Raul Brancaccio per 6-2 6-3. L’altro quarto di finale andato in scena nel pomeriggio è invece andato alla prima testa di serie Pedro Cachin, che ha usufruito del ritiro di Nerman Fatic sul punteggio di 6-3 3-0. La sessione serale si aprirà con la sfida tra campione in carica Jaume Munar e Alexandre Muller, mentre in conclusione di giornata Francesco Maestrelli sarà impegnato contro Fabian Marozsan.

Prima semifinale Challenger per Lavagno – “Non è la prima volta a Perugia. Lo scorso anno persi al primo turno di qualificazioni, in questa stagione sta andando decisamente meglio”. Edoardo Lavagno ha il sorriso stampato in faccia dopo il 6-2 6-3 che gli ha permesso di battere Raul Brancaccio e qualificarsi per la semifinale del Challenger di Perugia. Dopo un calvario ricco di infortuni tra i 16 ed i 21 anni, Lavagno sembrava destinato a non giocare più a tennis ed invece a ventiquattro anni può festeggiare il miglior risultato della carriera: “Dopo un’operazione in cui mi hanno ricostruito tendini e legamenti della mano mi dissero che avevo solo il 10% di possibilità di giocare di nuovo in vita mia, parlavano di 4 anni di stop. Dal 2016 alla fine del 2019 ho avuto cinque-sei infortuni e poi nel 2020 c’è stata la pandemia. Essere qui e poter fare il tennista è già bellissimo ed ottenere un risultato di questo tipo è incredibile”. Prima di battere Brancaccio era stata sorprendente la rimonta del secondo turno contro Oriol Roca Batalla per 6-7 7-5 7-5. Al secondo quarto di finale Challenger della carriera, dopo quello nel Challenger di Torino un mese, Lavagno non ha perso la chance per approdare tra i migliori quattro: “Muller o Munar? Sono entrambi grandi giocatori che solitamente guardo giocare in tv, vedremo chi avrà la meglio”

Cachin sfrutta il ritiro di Fatic – Per la seconda volta in meno di ventiquattro ore, Pedro Cachin avanza grazie al ritiro del proprio avversario. Dopo Andrea Collarini, è stato il Nerman Fatic ad alzare bandiera bianca. Sul Centrale il ritiro del bosniaco è arrivato quando la prima testa di serie del torneo si trovava avanti per 6-3 3-0. “Sono contento di come sto giocando, ma è un peccato non aver potuto completare i miei ultimi match. Spero non pensiate che io faccia qualcosa agli avversari quando siamo in hotel – scherza Cachin a fine partita -. Il lato positivo è che arrivo in semifinale con tante energie e sono pronto per affrontare uno tra Maestrelli e Marozsan. Il primo mi ha sconfitto a Verona lo scorso anno, il secondo non ci ho mai giocato ma è ostico”.

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