Tennis

Challenger e Itf, settimana 17: urlo di Quinzi, Ocleppo/Vavassori coppia d’oro

Gianluigi Quinzi - Foto Ray Giubilo

Gianluigi Quinzi vince il Challenger di Francavilla (50mila$+H, terra) contro il norvegese Ruud e conquista il suo primo torneo Challenger della carriera ed il terzo titolo stagionale dopo i Futures in Egitto e in Turchia. Ora il 22enne marchigiano risale al numero 265 ATP e avvicina il best ranking al numero 226. Durante tutto il torneo Quinzi ha mostrato una sicurezza inconsueta, sembra tornato il baby d’oro che dominava gli avversari da Junior cui aggiungere l’atteggiamento vincente in campo oltre all’aspetto tecnico. In finale Quinzi ha letteralmente demolito il norvegese in 2 set ed ha sofferto solo nei quarti di finale nel derby con Pellegrino. Nei quarti di finale sono arrivati oltre a Quinzi e Pellegrino, anche Donati e Baldi, che stanno tornando a giocare il loro tennis e sicuramente saliranno in classifica da qui ai prossimi mesi. Per altro sia Baldi al numero 366 che Pellegrino al numero 315 raggiungono il loro best ranking. Nel torneo di doppio la coppia Ocleppo/Vavassori si propone come doppio del futuro, anche in ottica Coppa Davis insieme al duo più esperto Gaio/Napolitano.

Nel più ricco Challenger della settimana a Anning (150mila$+H, terra) l’indiano Gunneswaran certifica la crescita del tennis indiano conquistando il ricco torneo cinese: il ventottenne di Chennai raggiunge il suo best ranking al numero 176 ATP. A Leon in Messico (75mila$+H, Hard), dove non c’erano azzurri in tabellone, trionfo dell’americano Eubanks, alla seconda finale consecutiva, stavolta vinta al tie break del terzo set contro l’australiano Smith: per il 21enne di Atlanta best ranking da oggi al numero 184 ATP. Noah Rubin, 22enne americano vince il Tallahassee Tennis Challenger (75mila$, terra verde) in finale sull’australiano Polmans, anch’esso best ranking al numero 168 ATP. L’unico azzurro in tabellone nel torneo americano, Andrea Arnaboldi, è uscito al primo turno.

Nei Futures menzione d’obbligo all’ammirevole Alessandro Bega al terzo successo stagionale con la vittoria in Israele (15mila$, hard): non c’è dubbio che oltre ad essere un gran bel giocatore ed un ragazzo eccezionale bega dovrebbe avere la laurea in “programmazione dei tornei” perché riesce spesso a trovare entry list più abbordabili. Questo non deve in alcun modo suonare come una “deminutio” del valore per il ragazzo milanese allenato da Laura Golarsa, che gioca meglio sul veloce e quindi giustamente si cerca in giro tornei dove esprimersi al massimo. Mentre nel torneo Futures più ricco della settimana ad Abuja (25mila$+H, hard) ha vinto l’austriaco Neuchrist, in Francia ad Angers (25mila$, terra) è stato il francese talentuoso Gregoire Barrere a portare a casa la palma del successo. Nel Futures italiano di Santa Margherita di Pula (25mila$, terra) secondo torneo consecutivo vinto in terra sarda dall’argentino Hernan Casanova che entrerà in top 250 con questo successo. Pensate che l’argentino non doveva nemmeno partecipare a questo torneo, costretto a fare le quali quindi, ma ha deciso di provarci dopo la grandissima prestazione di cui abbiamo parlato nella settimana precedente.

Il nostro Giovanni Fonio, 19 anni, ha raggiunto le semifinali e conquista il suo best ranking in top 700, battuto solo 7-5 al terzo dal finalista Bodmer: l’allievo di Matteo Sacchi è cresciuto a Tirrenia dai 14 ai 18 anni ed ha sempre dichiarato che quella è stata una delle sue più grandi fortune (quando ci si interroga sul lavoro del Centro Federale questa è una delle risposte ad esempio) e ora per il novarese sembra giunto il momento di spiccare il volo; possiede un gioco moderno fatto di servizio e diritto però è migliorato anche negli spostamenti e nelle scelte durante il match. Bene anche l’altro azzurro Dalla Valle, che ha raggiunto i quarti di finale, anche lui un prodotto vincente di Tirrenia. Il canadese Steven Diez vince il torneo di Majadahonda in spagna (25mila$, terra) con il nostro Brancaccio che raggiunge i quarti mentre sul cemento in Uzbekistan (25mila$) trionfa l’indiano Myneni. In Brasile F1 (15mila, terra) ThiagoSeyboth Wild (ex numero 8 del mondo Junior), 18enne in grandissima crescita vince il torneo, mentre in Egitto è lo spagnolo Toledo Bague a portarsi a casa il trofeo del vincitore, con il ritorno in una semifinale di Marco Bortolotti e un buon quarto di finale di Turchetti.

Sulla terra kazaka di Shimkent vince per la terza settimana consecutiva il padrone di casa Yevseyev, che con 15 vittorie consecutive ed un best ranking che lo porta ampiamente in top 400 e lo lancia verso il mondo Challenger di cui sarà presto un grande protagonista. In Tunisia, Jerba (15mila$, hard) grande performance del turco Celikbilek, che abbiamo ammirato al Challenger di Recanati nel 2017 e che possiede un gioco piatto ed adattissimo al cemento outdoor: vittoria per il turco in finale contro il belga Mertens. Sulla terra turca di Antalya (15mila$) grossa sorpresa è arrivata dal qualificato sloveno Razborsek, numero 818 del mondo, che è andato a vincere addirittura il torneo battendo Smirnov in finale e spezzando i sogni del siciliano Mirko Cutuli, costretto al ritiro in semifinale. Bene anche Giacalone, anch’esso giunto in semi. A Vero Beach in Florida (15mila$, terra) vittoria per il ventiduenne colombiano Benitez Chavarriaga.

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