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Alcaraz si ritira a Rio col “fiato sul collo”, Sinner punta la top 2: prima chance sorpasso a Indian Wells

Alcaraz Sinner
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz - Foto Ray Giubilo

Prima la paura, poi un lieve sospiro di sollievo aspettando gli esami strumentali. L’infortunio di Carlos Alcaraz, costretto a ritirarsi al primo turno del torneo 500 di Rio de Janeiro contro Thiago Monteiro, non è grave. Lo conferma lo stesso staff medico del fuoriclasse spagnolo, che prima di giocare in un’intervista a Marca aveva confessato di “sentire il fiato sul collo” di Jannik Sinner, numero 3 del ranking mondiale e a caccia delle prime due posizioni occupate dallo stesso Alcaraz e da Novak Djokovic. Lo spagnolo deve sottoporsi ad una risonanza magnetica in giornata a Rio de Janeiro per valutare la reale entità dell’infortunio. Non c’è preoccupazione e Alcaraz dovrebbe essere pronto per l’esibizione a Las Vegas del 3 marzo con Rafael Nadal. Poi sarà tempo di pensare al Masters 1000 di Indian Wells, dove difenderà il titolo.

(Ranking Atp live al 21 febbraio)

1 Novak Djokovic 9855
2 Carlos Alcaraz 8805
3 Jannik Sinner 8270
4 Daniil Medvedev 8015

Un appuntamento sulla carta fondamentale in chiave ranking, visto che Alcaraz, con il ritiro in Brasile, non potrà difendere i 300 punti da finalista del 2023 (vinse Norrie). Insomma, da lunedì la distanza nella graduatoria mondiale tra Alcaraz e Sinner si ridurrà. Carlos sarà a quota 8805, con Jannik a -535. A Indian Wells, Alcaraz, campione in carica, potrà al massimo confermare gli 8.805 punti. Se non riuscisse a difendere il titolo, allora ne avrebbe al massimo 8.455, in quanto la finale di un Masters 1000 a 96 ne garantisce 650. Sinner, vincendo il titolo, completerebbe quindi il sorpasso (8910). Per ora però i due pensano al presente. Soprattutto Alcaraz, che aspetta il verdetto degli esami strumentali per capire come programmare la preparazione in vista di Indian Wells. Con un occhio all’azzurro: “Il segreto di Sinner? Ho sempre detto che non esiste alcun segreto – ha detto a Marca -. Ha lavorato molto duramente e lo ha dimostrato. Il lavoro ripaga”. Parola di amico-rivale.

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