
Sofia pronta alle tre gare svizzere: due discese e un super-G per testare la nuova preparazione e avvicinarsi al massimo livello in vista dei Giochi 2026.
La stagione della velocità prende finalmente quota e per Sofia Goggia l’appuntamento di St. Moritz rappresenta il punto di partenza della lunga rincorsa verso Milano-Cortina 2026. Dopo le prime gare in gigante, la quattro volte vincitrice della Coppa di discesa si prepara alle sue specialità per eccellenza: due discese in programma venerdì e sabato, seguite dal super-G di domenica.
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La 33enne bergamasca arriva all’appuntamento con ambizioni importanti, anche alla luce dell’assenza di Lara Gut-Behrami e Federica Brignone, che un anno fa si erano spartite le due coppette di velocità. “Il mio obiettivo è tornare al mio livello più alto, essere competitiva ogni weekend e lottare per la vittoria quando ci saranno le condizioni. Voglio soprattutto una stagione solida, sana, che mi permetta di esprimermi al massimo”, ha dichiarato Goggia al sito FIS.
Con le Olimpiadi di febbraio sempre più vicine, Sofia guarda anche al lavoro tecnico necessario per puntare a un’altra medaglia dopo l’oro del 2018 e l’argento del 2022. “Sto cercando di migliorare l’efficienza della mia sciata, essere veloce senza forzare, con linee più pulite, un’aerodinamica migliore e stabilità nei passaggi chiave”.
In preparazione all’inverno ha insistito molto sulle porte larghe, convinta che il gigante sia una componente decisiva anche per la velocità: “Ho puntato sulla continuità, sul combinare istinto e tecnica affinché si completino a vicenda”.
Un percorso che la Goggia definisce “ricostruzione”: “Sento di essere più consapevole di ciò che serve al mio corpo e alla mia mente. C’è più chiarezza e maturità nel mio lavoro”. E la prima prova del nuovo assetto sarà proprio sulla Corviglia, pista che conosce bene e che considera tra le più impegnative del circuito.
“St. Moritz la amo. È tecnica, non ha grandi riferimenti visivi ed è una pista in cui bisogna attaccare con lucidità. Non è facile, ma so come interpretarla”.
