
Con la vittoria al Gran Premio di Germania, la diciassettesima in ventidue gare disputate, Marc Marquez ha consolidato un dominio che ormai sembra incontrastabile.
Il pilota spagnolo ha tagliato il traguardo del Sachsenring da assoluto padrone, rafforzando la sua leadership in classifica generale e avvicinandosi inesorabilmente al suo nono titolo mondiale. In una gara segnata da numerosi forfait e conclusa da soli dieci piloti, Marquez ha mantenuto lucidità e ritmo, dando ulteriore prova del feeling trovato con la sua Ducati ufficiale. Alle sue spalle si è piazzato il fratello Alex Marquez, mentre Francesco Bagnaia ha completato il podio, rimontando dalla dodicesima posizione di partenza fino al terzo posto. Un risultato che, sulla carta, potrebbe sembrare soddisfacente, ma che nella sostanza conferma lo squilibrio di forza all’interno del team ufficiale. Il #63 fatica a tenere il passo del compagno di squadra e, gara dopo gara, sembra sempre più oppresso dal confronto con uno dei fuoriclasse più completi della storia della MotoGP.
La convivenza tra Bagnaia e Márquez, che già alla vigilia del mondiale 2025 era stata accolta con scetticismo da alcuni osservatori, rischia ora di esplodere sotto il peso delle prestazioni. Se Marc continua a dominare con costanza, imponendosi come riferimento assoluto della categoria, Pecco alterna sprazzi di talento a cadute e prestazioni opache. La distanza tra i due in classifica è abissale e le pressioni interne crescono: la Ducati, seppur in vetta al mondo, deve ora gestire un equilibrio sempre più fragile.
Tardozzi punta su Marquez e consola Bagnaia
A rendere ancora più evidente la centralità di Marc Marquez nel progetto Ducati sono state le parole di Davide Tardozzi, team manager della casa di Borgo Panigale. A margine dell’ennesima vittoria stagionale, il dirigente ha espresso in modo chiaro il desiderio di blindare il fuoriclasse spagnolo fino a fine carriera. Spero che Marc rimanga in Ducati fino alla fine della sua carriera – ha dichiarato senza esitazioni, aprendo la porta a un rapporto destinato a durare nel tempo. Per Tardozzi, il #93 rappresenta un patrimonio tecnico e umano inestimabile. Marc è fisicamente in forma, è uno dei cinque migliori piloti di tutti i tempi. Quando è in forma, è molto difficile da battere – ha aggiunto, ribadendo quanto l’esperienza, il talento e la determinazione dello spagnolo stiano contribuendo in modo decisivo alla stagione straordinaria della squadra.

Un elogio che non è passato inosservato, soprattutto alla luce delle difficoltà di Francesco Bagnaia, reduce da una stagione complicata e spesso oscurato dalle imprese del compagno di squadra. Ma Tardozzi, pur confermando il suo entusiasmo per lo spagnolo, ha voluto mandare anche un messaggio di fiducia al vicecampione del mondo: “La cosa importante è riportare Pecco al suo livello migliore. Sappiamo che può fare molto meglio e ci aspettiamo un Bagnaia più competitivo nelle prossime gare”. Un appello che suona quasi come un invito alla riscossa: la Ducati vuole tenere entrambi i piloti motivati, ma la strada appare segnata.