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ESCLUSIVA – Tathiana Garbin: “Sto molto meglio. Sarò al Foro Italico e all’Olimpiade. Sinner? Mi ha sempre scritto”

Tathiana Garbin

La voce è squillante, l’umore ottimo, le ambizioni grandi. Come sempre. Tathiana Garbin dà una buona, buonissima notizia in esclusiva a Sportface.it.

Lo scorso 12 novembre il Capitano della Nazionale femminile di tennis ha annunciato sul sito ufficiale della FITP: “Ad ottobre ho subito un intervento chirurgico per trattare un raro tumore”. Di operazione, poi, ne ha subita una seconda.

Oggi ci sono diversi motivi per sorridere: “Sto molto meglio. Sto recuperando. Sono stati mesi particolarmente difficili, dolorosi. Anche grazie al tennis, che mi ha insegnato tanto, sono riuscita a passare questo momento con il sorriso sulle labbra”.

A questo punto: “Cerco di riprendere in mano la mia vita. Appena mi sono sentita meglio sono rientrata in campo al Centro Tecnico Federale di Formia con Vittorio Magnelli con l’obiettivo di tirar su nuove giovani leve azzurre. I miei piani? Ricomincerò a viaggiare dagli Internazionali BNL d’Italia del Foro Italico, a Roma. Sarà la mia prima tappa: riparto in casa”.

Poi, come da tradizione per l’ex numero 22 WTA che a 46 anni è un enorme punto di riferimento per tutto il movimento italiano, saranno mesi intensi: “Generalmente vado agli Slam e a qualche torneo prima delle sfide di Billie Jean King Cup (in cui l’anno scorso la Nazionale arrivò in finale, ndr). Voglio stare vicina alle mie ragazze soprattutto nei grandi appuntamenti del circuito. E poi sarò ai tornei che si giocano in Italia e andrò a Parigi per i Giochi Olimpici, un appuntamento importantissimo per tutte le azzurre. Ci tengono tanto”.

Tantissimi i messaggi di supporto ricevuti da Garbin in questo periodo: “Mi hanno scritto tantissime persone di tutti gli sport. Mi sono stati vicino e mi hanno mandato un’onda di calore che mi ha dato sostegno nei momenti più difficili”. Tra questi Jannik Sinner: “Mi ha commosso. In un momento così bello per il tennis italiano maschile, dopo la vittoria della Coppa Davis, è riuscito a ricordarsi di me. Lui come Filippo Volandri e tutti i ragazzi della squadra. Poi Jannik ha continuato a scrivermi sempre, mi è stato sempre tanto vicino. Lo ringrazio: in quei momenti senti davvero le persone che ti sono vicine”.

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