
La scuderia chiude il caso Qatar con una nota ufficiale: l’episodio causato da una perdita di controllo, condanna alle molestie online.
La Red Bull interviene con fermezza per archiviare le accuse nate durante il GP del Qatar. Con un comunicato diffuso oggi, il team di Milton Keynes ha definito infondati ed errati i commenti attribuiti a Helmut Marko, secondo cui Kimi Antonelli, pilota Mercedes, avrebbe agevolato il sorpasso di Lando Norris nel finale di gara.
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Le parole di Marko, consulente di punta della Red Bull, lasciavano intendere che il giovane pilota bolognese avesse volontariamente ceduto la posizione a Norris al penultimo giro, scenario che avrebbe favorito l’inglese nella corsa al titolo mondiale, permettendogli di chiudere quarto e ridurre il gap di due punti su Max Verstappen.
L’episodio aveva fatto esplodere il confronto dialettico tra i team principal. Su dichiarazioni pubblicate da un portale specializzato, Marko aveva affermato: “Era evidente che Antonelli abbia lasciato strada a Lando”, provocando la reazione stizzita di Toto Wolff, numero uno di Mercedes F1, che aveva bollato l’inferenza come: “Totalmente priva di logica, una lettura assurda dei fatti”.
La versione ufficiale Red Bull ricostruisce la dinamica dell’accaduto, sottolineando come le immagini televisive mostrino un’improvvisa sbandata dell’auto Mercedes, dovuta a un tentativo di correzione dopo una perdita momentanea di aderenza, che ha involontariamente consentito a Norris di completare il sorpasso.
Nel testo della nota, la scuderia ha espresso anche una condanna netta agli attacchi subiti online da Antonelli: “Antonelli è stato bersaglio di insulti e pressioni social dopo un errore che non ha nulla a che fare con scelte deliberate. È inaccettabile che una lettura sbagliata di un episodio di gara abbia scatenato episodi di odio digitale. Siamo dispiaciuti che questo lo abbia esposto a commenti vessatori sul web”.
