Formula 1

FIA indaga su Toto Wolff e sua moglie Susie per conflitto di interessi. Mercedes e F1 respingono le accuse

Toto Wolff Mercedes
Toto Wolff - Foto LiveMedia/Xavi Bonilla/DPPI

La FIA sta esaminando un potenziale conflitto di interessi riguardante Toto Wolff, il numero uno del team Mercedes di Formula 1, e sua moglie Susie, direttrice generale della F1 Academy. Ad annunciarlo è stata la stessa FIA attraverso una nota ufficiale, in cui si è dichiarata “a conoscenza delle speculazioni dei media, incentrate sull’accusa di diffusioni di informazioni di natura confidenziale trasmesse ad un responsabile di un team di F1 da parte di una persona della FOM. Il Dipartimento di Conformità sta esaminando la questione”. Secondo media informati, i responsabili dei team coinvolti nella F1 hanno espresso internamente le loro preoccupazioni sul fatto che Toto Wolff, capo del team Mercedes, e sua moglie Susie Wolff, direttrice generale della F1 Academy – la competizione femminile gestita dalla Fom – potrebbero scambiarsi informazioni che avrebbero dovuto rimanere riservate. 

Immediate, ovviamente le reazioni. A partire dalla Mercedes: “Prendiamo atto del comunicato stampa pubblicato dalla Fia che fa eco ad accuse infondate provenienti da un unico media – ha spiegato un portavoce della squadra in un comunicato stampa – La squadra non ha ricevuto alcuna informazione dal dipartimento di conformità della Fia su questo argomento ed è stata molto sorpresa di apprendere dell’esistenza di questa indagine attraverso i media”, ha continuato, prima di aggiungere: “respingiamo completamente queste accuse riguardanti l’integrità e la conformità del nostro team manager”.

Sulla stessa posizione la F1: Siamo completamente convinti che le accuse siano false e disponiamo di processi e procedure robuste che garantiscono la separazione delle informazioni e delle responsabilità in caso di potenziale conflitto di interessi”. Anche Susie Wolff ha reagito su X, dicendo di sentirsi “profondamente offesa, ma non sorpresa” da queste accuse. “È scoraggiante che la mia integrità venga messa in discussione in questo modo, soprattutto quando sembra essere radicata in comportamenti intimidatori e misogini, e si concentra sul mio stato civile piuttosto che sulle mie capacità”, ha scritto, respingendo le “accuse con la massima fermezza”.

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