
Valentino Rossi batte Marquez
Marc Marquez umiliato: la vendetta di Valentino Rossi arriva nella stagione più imprevedibile della MotoGP.
Ci sono storie che sembrano scritte dal destino, e quella che si sta consumando in questa stagione di MotoGP ha davvero il sapore di una rivincita annunciata. Valentino Rossi, il Dottore, l’uomo che ha fatto la storia di questo sport e che per anni ha dovuto digerire il dominio di Marc Marquez, oggi si gode uno spettacolo che, senza ombra di dubbio, ha il gusto dolce della giustizia sportiva.
Certo, non si tratta di un ritorno in pista con il casco e la tuta, ma di qualcosa di più sottile, più raffinato: una vittoria costruita con intelligenza, strategia e un pizzico di orgoglio. Infatti, se fino a qualche tempo fa Marquez sembrava destinato a rimanere l’unico simbolo di un’era di talento e arroganza vincente, oggi la scena si è capovolta.
Valentino Rossi sorride a spese di Marquez
Valentino Rossi, dal suo box, osserva l’ascesa di una nuova generazione di piloti che — guarda caso — gravitano proprio nell’universo Ducati, quello che Rossi ha contribuito a rendere un colosso tecnico e mediatico.
Però il colpo di scena vero non è arrivato da un veterano o da un ex campione in cerca di riscatto. È arrivato da un ragazzo che a malapena ha vent’anni. Fermin Aldeguer, lo spagnolo che sta riscrivendo le regole della top class, è diventato il secondo più giovane pilota di sempre a vincere un Gran Premio in MotoGP. Domenica scorsa, a Mandalika, durante il Gran Premio d’Indonesia, ha letteralmente dominato la corsa.
Giro dopo giro, ha messo tra sé e il resto del gruppo un margine di oltre nove secondi, lasciando tutti senza parole. Una superiorità schiacciante, quasi imbarazzante, che ha ricordato le giornate migliori di un giovane Marquez.

Aldeguer è in sella alla Ducati GP24 del team BK8 Gresini Racing MotoGP, una squadra privata che quest’anno ha stupito tutti. E chi c’è dietro la Gresini? Tra gli altri, un nome che pesa come una firma d’autore: Valentino Rossi. Il suo VR46 Academy ha forgiato intere generazioni di piloti italiani e stranieri, e oggi la sua influenza si sente ovunque nel paddock, anche dove non appare in primo piano.
Aldeguer, con i suoi 20 anni e 183 giorni, ha così conquistato un posto nella storia. Solo Marc Marquez, nel lontano 2013, era riuscito a vincere prima di lui, negli Stati Uniti, a 20 anni e 63 giorni. Ma questa volta il record, pur restando intatto, ha un sapore diverso. È come se l’allievo ideale di Rossi, con la sua calma glaciale e la sua fame di gloria, avesse mandato un messaggio chiaro al vecchio rivale del maestro: il tempo in cui dominavi incontrastato è finito.
In fondo, la MotoGP vive anche di simboli. Non è una vittoria diretta di Rossi su Marquez, certo, ma il senso è lo stesso: il Dottore non aveva bisogno di tornare in pista per prendersi la sua rivincita. Gli bastava aspettare che la storia, come sempre, facesse il suo giro completo. E oggi, guardando Aldeguer sul gradino più alto del podio, il sorriso di Valentino Rossi parla da solo.