Editoriali

Perché il futuro di Stefano Pioli non può dipendere da Roma-Milan

Stefano Pioli
Stefano Pioli abbraccia Daniele De Rossi - Foto IPA

Il futuro di Stefano Pioli può dipendere dal risultato di Roma-Milan di domani sera. Una partita che rischia di diventare un vero e proprio spartiacque della stagione rossonera e dell’operato dell’allenatore che ha un contratto in essere sino a giugno 2025. L’accesso alle semifinali di Europa League darebbe nuova linfa a questo finale di stagione che ha poco da dire se non nel difendere il secondo posto da una Juventus che nel girone di ritorno ha collezionato sin qui diciassette punti in tredici partite. Ma davvero il club rossonero deciderà se proseguire o meno l’anno prossimo con Pioli in base al risultato di una partita?

Se dovesse essere così sarebbe un grande errore. Come può una singola partita indirizzare il lavoro di un’intera annata? Una espulsione, un episodio, un rigore sbagliato o uno segnato, un intervento maldestro, un autogol da una parte e dall’altra non può decidere il futuro di un allenatore che siede sulla panchina del Milan da ormai cinque stagioni. Nel bene o nel male il proprietario Gerry Cardinale, insieme a Giorgio Furlani, a Zlatan Ibrahimovic e a Geoffrey Moncada, dovrebbero avere già le idee chiare su cosa fare per la prossima stagione.

A parole la dirigenza rossonera ha sempre espresso soddisfazione e gratitudine nei confronti dell’allenatore rossonero. E come non potrebbe essere così visto che Pioli ha preso un Milan disastrato e lo ha portato prima nuovamente in Champions League, poi campione d’Italia ed infine in semifinale di Champions League. Quest’anno però l’annata non può che essere considerata negativa: fuori dalla lotta Scudetto a novembre, fuori dalla Champions League a dicembre con conseguente addio al ricchissimo Mondiale per Club e fuori dalla Coppa Italia a gennaio, sono vere e proprie macchie indelebili in una stagione che era partita con l’ambizione di poter quantomeno contendere il campionato sino alla fine. Se a tutto questo ci aggiungiamo che è stato un autunno, l’ennesimo, in preda alla grande emergenza infortuni…beh più di qualche domanda è lecito porsela.

Una dirigenza di un grande club, come è il Milan, dovrebbe aver deciso già a priori della partita di domani sera. Vero che vincere l’Europa League potrebbe comunque rendere la stagione dei rossoneri tutt’altro che negativa, ma è anche vero che un club come il Milan non può aspettare fine maggio per capire i progetti tecnici e futuri. Pioli in o Pioli out spopola sui social: il Milan domani sera allo stadio Olimpico è chiamato a ribaltare lo 0-1 dell’andata in un match da dentro o fuori. Forse anche per lo stesso allenatore. Anche se non sarebbe giusto. Per Pioli e per il Milan stesso.

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