
A Roma svelati i tracciati delle edizioni 2026: otto frazioni in salita, partenze estere storiche e un ponte sportivo-culturale tra Italia e Bulgaria.
Sono stati presentati a Roma i percorsi del Giro d’Italia 2026, con l’inedita formula consecutiva per le edizioni maschile e femminile. L’evento ha acceso l’entusiasmo di Urbano Cairo, numero uno di Rcs Media Group, che ha definito la corsa rosa “una formidabile leva per l’economia nazionale, un palcoscenico capace di raccontare l’eccellenza del Paese e di moltiplicare l’interesse turistico, con ricadute positive su export e promozione territoriale”.
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La corsa maschile, giunta alla 109ª edizione, si svolgerà dall’8 al 30 maggio 2026. Per la sedicesima volta nella sua storia, il Giro scatterà fuori dai confini nazionali: la Grande Partenza sarà ospitata dalla Bulgaria, con tre tappe nel Paese balcanico. Il tracciato complessivo prevede 8 tappe pianeggianti, 7 di media montagna e 5 di alta montagna, con 7 arrivi in quota. La Cima Coppi sarà il Passo Giau a 2.223 metri di altitudine, il punto più alto dell’intera corsa. L’edizione coprirà 3.459 km, con un dislivello totale di 50.000 metri, prima dell’ottavo arrivo a Roma, che torna come sede conclusiva per l’ottava volta nella tradizione della corsa.
A rappresentare l’impegno bulgaro sul palco sono intervenuti il ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili Ivan Peshev, il ministro del Turismo Miroslav Borshosh e il premier Rosen Zhelyazkov, che ha parlato di “un’occasione unica per celebrare un rapporto di amicizia profondo, mostrare identità, tradizioni e valore di un Paese pronto a fornire ogni supporto logistico e organizzativo per una partenza di così grande richiamo”.
Immediatamente al termine del Giro maschile, il Giro Women 2026 partirà il 31 maggio da Cesenatico, per concludersi il 7 giugno a Saluzzo, dopo 1.153,7 km e 12.500 metri di dislivello complessivo. Tra i momenti clou dell’edizione, figurano due ascesa con arrivo in quota: la 4ª tappa Belluno-Nevegal (una cronoscalata) e l’8ª tappa Rivoli-Sestriere, che ospiterà per la prima volta nella storia la salita del Colle delle Finestre. La Cima Alfonsina Strada di questa edizione sarà il Colle delle Finestre, nel cui contesto spicca l’omaggio al ciclismo eroico femminile incarnato da Alfonsina Strada.
Al palcoscenico internazionale dell’evento si è aggiunto un videomessaggio del vicepremier Antonio Tajani, che ha sottolineato “il valore cardinalE dello sport come linguaggio di dialogo politico e sociale, pilastro della collaborazione in un’area ritenuta prioritaria per il Governo, ovvero l’Europa Centrale e i Balcani”.
Un passaggio toccante ha riguardato anche le parole del ministro per lo Sport Andrea Abodi, che ha ricordato come “l’apertura del Giro a paesi come Albania e Bulgaria rappresenti un tassello strategico per costruire relazioni che superano i confini sportivi e rafforzano la cooperazione culturale e istituzionale”.
La sala ha aperto i lavori con un lungo applauso in memoria di Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano scomparso a 92 anni, a cui è stato riservato un doveroso tributo. Di lui ha parlato anche Luciano Buonfiglio, presidente del Coni, che ha ricordato la sua grande capacità di “trasformare ogni incontro personale in una lezione di vita, tra ironia, ambizione e l’umiltà di chi diventa esempio per gli altri”.
