Serie A

Serie A 2017/2018, Milan-Genoa 0-0: le pagelle

Vincenzo Montella
Vincenzo Montella - Foto Antonio Fraioli

Milan-Genoa termina col risultato di 0-0, di seguito il racconto del match e le pagelle. La sfida del Meazza era già delicatissima per entrambe le squadre, in particolar modo per i rossoneri, già all’ultima spiaggia per non perdere ulteriore terreno nei confronti delle altre big di questa Serie A 2017/2018 che fa pochi sconti a chi si ferma. Montella, sempre a rischio esonero nonostante il suo inguaribile ottimismo, decide di cambiare per quanto riguarda la formazione titolare. Rodriguez arretrato nel terzetto di difesa, con Bonaventura allargato a tutta fascia e l’inserimento da titolare di Calhanoglu: uno schieramento spregiudicato, decisamente da all line. Juric risponde col solito Grifone ben munito sulle corsie esterne e pronto a una partita di lotta e sudore.

LA CRONACA – Inizio incoraggiante da parte dei rossoneri, che forzano le azioni offensive cercando di sbloccare subito il match. Sugli scudi Suso, che tenta la conclusione più volte, poi l’episodio che può cambiare il volto della partita. Su palla inattiva, Bonucci entra in rotta di collisione con Rosi e lo colpisce con una gomitata al volto. Piero Giacomelli di Trieste ricorre all’ausilio del Var e la decisione è pesante: rosso diretto per il capitano del Milan, clamoroso a San Siro, coi padroni di casa in dieci uomini per più di un’ora e uno dei giocatori più discussi nelle ultime settimane ancora una volta nell’occhio del ciclone. In ogni caso, la squadra di Montella continua a fare la partita e il Genoa appare timoroso nonostante la superiorità numerica. Il primo tempo termina a reti inviolate, nella ripresa ancora forcing rossonero col Grifone di Juric che preferisce difendere lo 0-0. A seguire le pagelle di Milan-Genoa:

MILAN (3-4-2-1)

Donnarumma 6
Pochi, pochissimi pericoli oggi dalle sue parti, solo tiri che fischiano a lato dei pali e non lo impegnano.

Zapata 6.5
Un’ottima partita del criticato centrale colombiano, attento in marcatura e abile nel far ripartire l’azione.

Bonucci 3
La preoccupante e inaspettata involuzione tecnica del centrale del Milan e della Nazionale si riverbera nella clamorosa espulsione diretta rimediata oggi al 25′. Non è tranquillo e si vede, probabilmente salterà anche la prima da avversario contro la Juventus.

Rodriguez 5.5
Il cambio di ruolo costante in questa sua partita non lo aiuta a esprimersi al meglio, ma da lui ci si aspetta comunque qualcosa di meglio.

Borini 6.5
Uno dei più positivi tra le fila dei rossoneri, sempre pronto a puntare l’uomo in fase di possesso e a sacrificarsi per coprire gli spazi.

Kessie 6
Qualche strappo interessante, alcuni gravi errori in mezzo al campo: una partita sulle montagne russe la sua.

Biglia 5.5
Regista con la mente un po’ annebbiata quest’oggi, poche idee in costruzione di manovra.

Bonaventura 5.5
Prova a fare la differenza con la sua qualità, il problema è la scarsissima tonicità fisica che non gli consente di essere decisivo dopo il primo dribbling riuscito.

Suso 6.5
Attivo e vivace per quasi tutta la partita, uno dei pochi a puntare gli avversari senza timore e con la convinzione di poter andare al tiro da posizione pericolosa.

Calhanoglu 5.5
Costretto a uscire dopo meno di mezzora a causa dell’espulsione di Bonucci, non brilla affatto nei pochi minuti in cui può mettersi in luce: fuori condizione e poco amalgama coi compagni. (Romagnoli 6 Attento in copertura, non era scontato visto che è entrato in campo in fretta e furia.)

Kalinic 5.5
Esce coperto da fischi quantomeno ingenerosi, ma non ha fatto granchè per la squadra. Pesa anche un errore abbastanza grave, quando non controlla una bella palla servita da Suso. (Cutrone sv)

All. Montella 5
La sua squadra sembrava avere il piglio giusto oggi, ma ciononostante è ancora un episodio a rovinare i piani dei rossoneri, che dimostrano ancora poca tranquillità, e l’allenatore in bilico può aver influito.

GENOA (3-4-1-2)

Perin 6.5
Una bella parata e poi tante uscite positive per lui, sempre una sicurezza per una difesa invece spesso abbastanza insicura.

Izzo 6.5
Annulla decisamente gli attaccanti del Milan che stazionano dalle sua parti, buona prestazione del centrale che è da poco rientrato dopo la lunga squalifica.

Rossettini 6.5
Sbaglia poco su Kalinic, che tocca pochissimi palloni, buona partita del centrale difensivo del Grifone.

Zukanovic 5.5
Soffre tanto le folate di Suso, ma alla fine regge discretamente l’urto e il duello tra due fisici completamente diversi.

Rosi 6
Non una partita entusiasmante, ma ha il grande merito di farsi colpire in area e comportare così il rosso diretto a Bonucci. A inizio secondo tempo viene chiamato in panchina perchè serve un esterno più offensivo da quella parte. (Lazovic 6 Entra in campo col piglio giusto e tanta voglia di fare)

Bertolacci 6.5
Ottima partita del centrocampista, uno degli ex di giornata. Sempre nel vivo del gioco, molto abile nei contrasti ad arrivarci per prima, anche un tiro che esce di un soffio.

Veloso 6
Ordinato nell’impostare il gioco, dai suoi piedi passano diversi palloni e vengono smistati sempre nel modo più semplice e lineare.

Laxalt 6
In fase offensiva è tra quelli che si fanno vedere di più, dietro si perde di tanto in tanto Borini, con il quale fa nascere un bel duello.

Rigoni 6.5
L’incursore dei rossoblu è sempre una spina nel fianco delle difese, coi suoi movimenti atipici e gli inserimenti costanti mette in difficoltà i centrocampisti rossoneri. (Ricci sv)

Taarabt 6.5
Bella prestazione a tutto campo del fantasista del Grifone, anche lui un ex. Si muove in continuazione, si fa dare palla e prova a creare pericoli.

Galabinov 5.5
Tocca pochi palloni, abbastanza avulso dal (poco) gioco proposto dal Grifone nel primo tempo. Nella ripresa lascia spazio al rientrante Lapadula. (Lapadula 5 Contro la sua ex squadra non brilla affatto, è praticamente un fantasma per tutta la partita, ma c’è da dire che era al rientro dopo un infortunio)

All. Juric 5.5
Non è solo colpa sua, ma ci si aspettava di più dai suoi, con un uomo in più per un’ora non era il caso di accontentarsi dello 0-0.

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