Serie A

Inter e Juventus, due modi diversi di arrivare al risultato: chi la spunterà tra Inzaghi e Allegri?

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi, Inter - Foto LiveMedia/Tiziano Ballabio

Con Milan e Napoli in forte ritardo dopo quindici giornate rimangono due le pretendenti allo Scudetto: Inter e Juventus. Divise da soli due punti in classifica, le due squadre hanno numeri molto importanti e soprattutto sono molto diverse: arrivano alla vittoria in maniera completamente opposta. I nerazzurri giocano un gran calcio, attaccano in massa e creano svariate palle gol ogni partita. I bianconeri invece sono impermeabili, passano in vantaggio e dopo difendono ad oltranza concedendo quasi niente ai propri avversari. La domanda che sorge spontanea è, alla lunga, chi la spunterà tra Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri?

A livello di risultati è sorprendente, sin qui, il ruolino di marcia delle due squadre. Perché hanno praticamente fatto gli stessi risultati: unica sconfitta con il Sassuolo, pareggio con il Bologna, scontro diretto pareggiato, vittorie con Milan, Napoli, Fiorentina, Torino, Udinese, una vittoria a testa con una squadra di Roma (la Juventus con la Lazio, l’Inter con la Roma). La differenza dei due punti in classifica è marcata dalla trasferta di Bergamo con l’Atalanta: l’Inter ha vinto 2-1, la Juventus ha pareggiato 0-0.

Questo per quel concerne la parte relativa ai risultati. Poi c’è il modo in cui arrivano i suddetti: l’Inter di Simone Inzaghi al momento sembra una macchina quasi perfetta: miglior attacco, miglior difesa ed una gestione dei momenti della partita superlativa. Un gioco corale, di prima, fatto di qualità e di occupazione dello spazio che disorienta gli avversari. Sia per la veemenza in fase di non possesso che per la velocità con la quale l’Inter si impadronisce del campo in fase di possesso.

La Juventus invece è più scheletrica e concreta: parte forte, gioca in maniera offensiva sino a quando non sblocca la partita. Poi la gestisce abbassando il baricentro e cercando di non far tirare in porta gli avversari. Non è un caso che le due partite con più proiezione offensiva siano state due partite nella quale i bianconeri non sono andati in vantaggio: a Reggio Emilia, con il Sassuolo, un 4-2 pirotecnico e la gara casalinga contro il Verona sbloccata all’ultimo secondo. Per il resto tanta gestione e consapevolezza di avere una fase difensiva straordinaria e soprattutto la sensazione di non subire gol neanche se la partita durasse due giorni (Fiorentina-Juventus chiaro esempio).

L’Inter ha dimostrato di saper sopperire agli imprevisti, andare sotto con la Juventus per esempio e anche in Champions League, la Juventus lo ha fatto in parte, clamorosa la reazione di Monza dopo il gol del pareggio subito al 90′. Alla lunga il gioco dell’Inter pagherà? O la tenuta difensiva della Juventus è sinonimo di garanzia e punti? La risposta ce lo diranno le prossime 23 partite di campionato: quelle che decideranno chi vincerà questo campionato che, al momento, vede due squadre al comando per distacco e dispersione. Seppur con un approccio totalmente diverso.

 

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