Calcio

Inter, Marotta: “Il vantaggio della proprietà cinese è che ci fa lavorare in tranquillità”

Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

Tra i volti dell’evento “Golden Boy”, che svela i 25 giocatori in lista per il premio di “Tuttosport”, presente anche l’attuale dirigente dell’Inter, Beppe Marotta. L’Amministratore Delegato dei nerazzurri, intervistato durante la serata, ha parlato ai microfoni della sua carriera. Dagli inizi, all’ascesa fino alla popolarità.

Queste le sue parole: “Sin da piccolo volevo fare questo mestiere, come giocatore ero scarso. Il Varese che vinse tanto fu frutto di competenza. Al Monza vendetti la prima metà del cartellino di Casiraghi alla Juve. Ero inesperto, feci fare il prezzo a Boniperti, mi trattó davvero bene. Ho avuto la fortuna di lavorare con molti presidenti. Ho appreso molto da ognuno di loro, arricchendo il mio bagaglio di esperienza. Quando ti sposti devi andare sempre in una squadra in difficoltà, li hai l’opportunità di migliorare. La trattativa più lunga della mia carriera? Quella di Pogba. Furono 3 giorni filati di trattative in albergo con i dirigenti del Manchester United. Fu anche una trattativa frenetica perché stavamo prendendo Higuain, abbiamo rischiato lo prendesse il Barcellona.” Sul rapporto con la proprietà cinese dell’Inter ha detto: “Lavoriamo in tranquillità. Meno male che sono arrivate le proprietà straniere, non so dove sarebbe arrivato il nostro calcio senza di loro. Abbiamo dovuto acuire l’ingegno, fare di necessità virtù, anche se non facciamo grandissimi investimenti, la proprietà ci garantisce comunque di allestire delle rose competitive. Lo scorso anno siamo arrivati in finale di Champions. Il vantaggio di questa proprietà cinese è che ti lascia lavorare in tranquillità, senza condizionarti”.

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