Coppa Italia

La Juventus cerca la vendetta freddissima, Inter in crisi e le statistiche in Coppa non aiutano

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri, Juventus - Foto LiveMedia/Morgese-rossini/DPPI

E’ tempo del derby d’Italia numero tre di quest’anno, saranno quattro a fine anno così come nella scorsa stagione. A differenza dell’anno passato, però, fin qui si è completamente rovesciato ogni discorso legato ai rapporti di forza tra i club, visto che nel 2021/2022 arrivò un pareggio all’andata, una vittoria (immeritata) dell’Inter al ritorno, e sempre la squadra di un Inzaghi sulla graticola e mai contestato si prese la Supercoppa con Sanchez show e la Coppa Italia a maggio. Si gioca ancora nella coppa nazionale, stavolta la Juventus ci arriva dopo aver vinto andata e ritorno di campionato, con nove punti in più conquistati sul campo, in uno stato di forma nettamente migliore, anche se non trascendentale, come del resto non è che ai nerazzurri siano mancate le prestazioni, mai davvero insufficienti, quando l’ambizione di vincere a tutti i costi, la personalità, la capacità di reagire, che in una big devono esserci e non solo in Champions.

Questa però è Coppa Italia, e quella tra Juventus e Inter è esattamente la superclassica. Si è giocata già 34 volte, si arriverà a 36 e nessun altro confronto si è giocato più volte. Se una statistica può far contenti i nerazzurri, che hanno perso solo due degli ultimi dodici confronti nella competizione contro i torinesi, i bianconeri hanno il 100% di passaggio del turno in finale quanto hanno affrontato la formazione meneghina in semifinale, cinque su cinque e l’ultimo precedente due anni fa (1937/38, 1982/83, 2003/04, 2015/16, 2020/21, con due sconfitte indolori a fronte di quattro vittorie e altrettanti pareggi). Quindici vittorie a undici in tutto, con otto pareggi, l’incertezza regnerà sovrana in una sfida che arriva a ridosso di appuntamenti fondamentali anche in campionato e nelle coppe europee, per cui si dovranno moltiplicare le energie per una coppa che talvolta è snobbata e considerata minore, ma non quando si gioca il derby d’Italia e quando in palio c’è la finale.

Ma andiamo con ordine, stasera siamo giunti appena al primo dei due atti, per cui difficilmente potrà decidersi qualcosa. I due tecnici schiereranno i migliori, Allegri vuole la terza vittoria di fila contro l’Inter, è capitato solo una volta alla Juventus negli ultimi 25 anni abbondanti, vuole confermare i numeri casalinghi molto positivi di queste ultime settimane, e in generale quelli contro i nerazzurri, visto che sono undici su dodici le sfide da imbattuta all’Allianz Stadium (tre pareggi e otto vittorie). Insomma, per il momento di forma e per alcuni dati cabalistici c’è una favorita, ma in partite come queste non ce ne possono essere: di certo c’è che questa, sommata alla partita del ritorno, sarà ulteriore spartiacque del finale di stagione.

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