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Era nell’aria, ora è stato anche confermato. L’argentino Juan Martin Del Potro, capace di portare l’Argentina al trionfo in Coppa Davis poche settimane fa, non parteciperà ai prossimi Australian Open. Il primo Slam stagionale perde dunque uno dei protagonisti più attesi, una mina vagante capace di scompigliare il tabellone non essendo testa di serie. In pole position per lo scettro di Melbourne, inevitabilmente, ancora Andy Murray e Novak Djokovic, rispettivamente numero 1 al mondo e detentore del titolo. Per i bookmakers i due partono quasi alla pari, almeno secondo le quote (2.50). Staccatissimi tutti gli altri pretendenti: Wawrinka e Nadal addirittura a 13.00, ancor più lontano Federer (15.00) che potrebbe pagare un tabellone complesso in virtù della sua testa di serie a due cifre.
“Quello di cui ho bisogno è avere qualcuno accanto a me che mi rimetta in sesto e mi permetta di arrivare fino in fondo alla stagione”, le parole di pochi giorni fa del fresco vincitore della Coppa Davis con l’Argentina che quindi vorrà sfruttare il mese di gennaio per riposarsi e prepararsi al meglio al fine di disputare una stagione eccellente al pari di quella appena trascorsa. Il suo rientro dovrebbe coincidere con l’inizio del torneo ATP 500 di Rotterdam.
Scelta sofferta ma condivisibile, quella dell’argentino. Palito ha preferito non chiedere un ulteriore sforzo al suo corpo martoriato da un calvario infinito di infortuni. Per due volte il tennista di Tandil è andato sotto i ferri per operarsi al polso: nel 2010, un anno dopo aver trionfato a New York, è restato ai box per 8 mesi per l’intervento al polso destro. Dopo aver risalito la china guadagnando anche un bellissimo bronzo a Londra 2012, è ancora il polso a tarpargli le ali, questa volta quello sinistro: 13 mesi d’assenza tra 2014 e 2015, è rientrato sul circuito da numero 616 al mondo. Faticosamente Del Potro è tornato ai livelli che gli competono, con uno straordinario 2016 regalando alla sua Argentina l’argento ai Giochi di Rio e la prima storica Coppa Davis.