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Fabio Fognini, dopo il bye al primo turno, si aggiudica l’incontro di ottavi di finale e si classifica tra i migliori otto del torneo austriaco. Il tennista ligure, reduce dal successo sulla terra rossa di Gstaad, si impone sul qualificato Miljan Zekic, numero 316 del mondo, col punteggio di 6-4, 6-4 e affronterà adesso il brasiliano Thomaz Bellucci, vittorioso su Jan-Lennard Struff. Il senese, campione in carica, saluta invece Kitzbuhel, cedendo a Joao Sousa che vince per 6-7(5), 6-4, 6-1.
Sul campo Kuchenmeister, in quello che è il terzo match di giornata, parte bene Fabio Fognini, che approfitta del doppio fallo di Zekic sul 30-40 del terzo gioco per portarsi avanti e difende poi il proprio turno di servizio, annullando una pericolosa palla per l’immediato controbreak. Entrambi i giocatori sono molto solidi con la prima di servizio, ma la differenza sta tutta nella gestione della seconda, con il serbo che perde quasi tutti i punti in cui non mette la prima in campo. Fognini strappa ancora la battuta nel settimo gioco alla prima palla break a disposizione e sale sul 5-2, ma Zekic non molla, controbrekka subito l’avversario e accorcia le distanze. Sul 5-4 e servizio l’azzurro evita però di farsi riagganciare e al terzo set point chiude il primo parziale. A inizio secondo set c’è più lotta. Zekic sale di livello, i primi game vanno ai vantaggi ma è Fognini a vincere i punti decisivi, annullando una palla break e convertendone poi una nel game in risposta: 2-1. Il sorpasso si rivelerà fondamentale, dal momento che dal quarto gioco si segue la scia del servizio, con il tennista di Arma di Taggia che domina i propri turni di servizio ma non riesce a convertire le molte chance di break per allungare in maniera definitiva. Sul 5-4 qualche incertezza al momento di chiudere: Fognini si porta sul 40-0, Zekic recupera pericolosamente, complice anche un doppio fallo commesso sul 40-30, ma Fabio evita di farsi rimontare e si aggiudica la partita al quarto match point. Si tratta della quinta vittoria consecutiva per il tennista ligure, che si impone su un giocatore che poteva rivelarsi insidioso: passato dalle qualificazioni battendo in ordine Giannessi e Tsitsipas, Zekic aveva trovato lunedì su Kuznetsov la sua prima vittoria in carriera nel main draw di un torneo Atp.
Tanti rimpianti invece per Paolo Lorenzi nel match contro Joao Sousa. Sul campo Kaps il senese impiega quasi dieci minuti a conquistare il primo game al servizio, in cui si è ritrovato anche a dover annullare due palle break. Molto lottato anche il secondo gioco, ma il portoghese difende anch’egli la battuta. Lorenzi tiene abbastanza agevolmente i successivi turni di servizio, ma non riesce mai a procurarsi palla break, nonostante costringa più volte l’avversario ai vantaggi. Si arriva così al tie-break. Il primo mini-break è per Lorenzi, si porta sul 4-2 prima del cambio campo, ma è costretto a restituirlo sul 5-3 in proprio favore. Sousa recupera fino al 5-5, ma un ulteriore mini-break di marca italiana permette all’azzurro di arrivare a set point, abilmente sfruttato. Il secondo set conosce un andamento diverso dal primo. Lorenzi strappa subito la battuta, convertendo la prima palla break dell’incontro concessa da Sousa. Sale sul 2-0 con possibilità di ottenere il doppio break di vantaggio, ma non sfrutta due occasioni consecutive. Stesso copione nel quinto gioco, quando le palle break per il senese sono tre e addirittura consecutive, ma si salva ancora il portoghese: 3-2. Tengono entrambi il servizio, ma la sensazione è che Lorenzi abbia sprecato qualche occasione di troppo. La partita inizia infatti a girare. Sousa ottiene il primo break del match nell’ottavo game alla quarta chance, dopo che Lorenzi era stato bravo ad annullarne tre consecutive. Raggiunto l’avversario sul 4-4, il numero 62 del mondo concede poco al servizio, mentre l’azzurro incappa in un gravissimo passaggio a vuoto: sul 30-30 del decimo game un doppio fallo e un gratuito consentono a Sousa di conquistare il secondo parziale per 6 giochi a 4. Nel terzo set il match è ormai girato dalla parte del portoghese. Nel quarto game Lorenzi cede la battuta sul 15-40, dopo un punto rocambolesco in cui si poteva fare di più. Sousa sale poi sul 4-1 recuperando da 0-30, ma è evidente che qualche problema fisico condiziona la prestazione del senese, soprattutto negli spostamenti laterali. Lorenzi richiede infatti l’intervento del fisioterapista al cambio campo, ma il match è compromesso. L’azzurro non è più in partita, sbaglia l’impossibile e Sousa, ottenuto un altro break e portatosi sul 5-1, chiude al primo match point al termine di un incontro durato 2 ore e 24 minuti. Finisce così per Paolo Lorenzi la corsa alla difesa del titolo.