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La seconda giornata degli Australian Open 2022 è in archivio, tra momenti esaltanti e alcune delusioni per gli appassionati italiani. Ben 6 azzurri in campo sul cemento indoor di Melbourne, sebbene soltanto uno abbia raggiunto il secondo turno del noto e prestigioso Slam australiano. Buone notizie, seppur dopo una sconfitta, per Stefano Travaglia, il quale ha ceduto il passo a Roberto Bautista Agut per 7-6(2), 6-4, 5-7, 6-1; grinta e voglia di riscatto hanno caratterizzato la prestazione dell’ascolano, dopo la deludente stagione 2021. Ottima resa da fondocampo dell’azzurro e la sensazione che questo possa essere l’anno della ripartenza; resa rilevante contro un ottimo giocatore, evidentemente favorito alla vigilia per qualità generali e rendimento recente: buone nuove da Travaglia.
Sconfitte più nette, invece, per Gianluca Mager e Andreas Seppi; ligure sconfitto da Andrey Rublev con il punteggio di 6-3, 6-2, 6-2, mentre altoatesino inaspettatamente mai in partita con Kamil Majchrzak: 6-1, 6-1, 7-5. Mager ha tentato di opporre una strenua resistenza all’avversario russo, sebbene l’impresa fosse praticamente proibitiva. Approccio invece da dimenticare per Seppi, condizionato anche dall’exploit del polacco post-Atp Cup. Niente da fare inoltre per Marco Cecchinato, il quale si è dovuto arrendere al cospetto di Philipp Kohlschreiber; 6-4, 7-5, 7-6(0) in favore del tedesco: il siciliano ha lottato duramente, senza però risultati concreti riguardo l’epilogo di ognuno dei set.
SINNER E MUSETTI
Per quanto concerne i giovani italiani, nota lieta rappresentata da Jannik Sinner, agevolmente al secondo turno dopo aver superato Joao Sousa. Match senza storia e 6-4, 7-5, 6-1 finale in favore dell’azzurrino; il portoghese, come da caratteristiche e indole, ha battagliato duramente, tentando di rimanere in partita il più possibile e insidiare l’opponente a ridosso della top 10. Concentrazione salda per Sinner, superiore nei momenti clou dell’incontro e dalla velocità di palla strabiliante, sempre più leader sulle superfici veloci e sicuro di se stesso. Splendida affermazione dell’altoatesino all’esordio: scontro con Steve Johnson al secondo turno.
Rovescio della medaglia doloroso per l’Italia, considerando la prematura eliminazione di Lorenzo Musetti. Il giovane atleta di Carrara, come da pronostico, non ha potuto nulla contro Alex De Minaur, sebbene avesse iniziato il match con i migliori presupposti. Primo parziale autoritario e guizzo nostrano, ma tennista aussie caricatosi per la spinta del pubblico e in ultima istanza superiore per 3-6, 6-3, 6-0, 6-3. Musetti dovrà tentare di ripartire dalle buone sensazioni del primo parziale, per costruire una stagione all’altezza del suo straordinario talento.
MONTEPREMI QUALIFICAZIONI
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PRINCIPALI MATCH ATP
In riferimento agli altri match principali Atp, impossibile non evidenziare il ritorno con vittoria di Nick Kyrgios. Dopo l’uscita di scena agli Us Open, riecco il fenomenale e istrionico tennista australiano all’opera; 1 ora e 55 minuti del solito show di fronte alla proprio gente e successo agevole ai danni di Liam Broady: 6-4, 6-4, 6-3. Bene anche Stefanos Tsitsipas, il quale ha definito l’eliminazione di Mikael Ymer con il punteggio di 6-2, 6-4, 6-3. Guai fisici all’altezza del braccio destro evidentemente alle spalle per il pragmatico tennista greco, sicuro al servizio e in ottima giornata per quanto concerne la ricezione; buone sensazioni per l’atleta di Atene, il quale richiede a se stesso la seconda finale Slam in carriera dopo il Roland Garros 2021.
Terzo turno raggiunto anche da Marin Cilic, Daniil Medvedev, Richard Gasquet e Diego Schwartzman, nettamente superiori rispettivamente a Emilio Gomez, Henri Laaksonen, Ugo Humbert e Filip Krajinovic. Ok anche Grigor Dimitrov, vittorioso ai danni del sorprendente Jiri Lehecka per 6-4, 4-6, 6-3, 7-5. Difficile inoltre frenare la corsa di Maxime Cressy: successo dopo successo, out per sua mano anche il connazionale John Isner. Resa del gigante della Carolina del Nord per 7-6(2), 7-5, 6-7(4), 6-7(4), 6-4; il tennis dinamico e old style di Cressy ha pagato nuovamente, con servizio e volée come fondamentali eccezionali.
PRINCIPALI MATCH WTA
Virando sugli incontri Wta, da segnalare la prima vittoria stagionale di Aryna Sabalenka, sbloccatasi dopo alcune performance rivedibili sul cemento australiano. Nuovamente problemi al servizio della bielorussa, fautrice di 12 doppi falli totali, sebbene il suo carisma abbia fatto la differenza a lungo andare. Storm Sanders al tappeto dopo aver vinto il primo parziale, per 5-7, 6-3, 6-2; la tennista australiana, dall’innegabile indole da doppista, non è riuscita a convertire in oro un vantaggio di set e break, subendo la repentina e rabbiosa rimonta della nativa di Minsk. Carattere determinante per la vittoria di Sabalenka, game-changer nel caso specifico, la quale dovrà però calibrare al meglio la sua prima potenzialmente incontrastabile dalle colleghe.
Finalmente Emma Raducanu convincente dopo gli Us Open, contro Sloane Stephens; la giovane campionessa Slam britannica ha superato una giocatrice dai picchi elevatissimi, attualmente a buoni livelli dopo un periodo grigio: 6-0, 2-6, 6-1 e sprazzi della Raducanu ‘americana’. Avanti senza problemi anche Simona Halep, Iga Swiatek e Garbine Muguruza; pronostici semplicemente rispettati contro Magdalena Frech (6-4, 6-3), Harriet Dart (6-3, 6-0) e Clara Burel (6-3, 6-4). Inattese eliminazioni al debutto, invece, per Leylah Fernandez e Angelique Kerber; canadese sorpresa clamorosamente dalla wild card australiana Maddison Inglis per 6-4, 6-2. Tedesca invece sgretolatasi sotto i colpi potenti dell’estone Kaia Kanepi, non nuova a exploit di questo livello, seppur sporadici: 6-4, 6-3. Uscite di scena comprensibili considerando che gli Australian Open rappresentino il primo vero appuntamento ad altissimo livello del 2022; Kerber e Fernandez proveranno a raggiungere il giusto ritmo e riscattarsi nel breve periodo.
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