[the_ad id=”10725″]
“Io sto in mezzo”. Questa la posizione del presidente del Coni Giovanni Malagò in merito allo scontro tra Alex Schwazer e la Federazione internazionale di atletica leggera sulla data e il luogo dell’udienza davanti al Tribunale arbitrale dello sport, che deve decidere sul nuovo, presunto caso di positività del marciatore altoatesino e sulla sua esclusione dai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro.
Il Tas aveva inizialmente fissato l’audizione per oggi a Losanna, salvo poi spostarla a Rio de Janeiro su richiesta della Iaaf. “La Federazione internazionale – ha sottolineato Malagò a margine di un evento di rugby al Foro Italico – ritiene che la sessione debba essere quella del 4 agosto con arbitro già individuato e presente a Rio. Oltretutto aveva necessità di alcune integrazioni di carattere tecnico. Capisco anche le ragioni della difesa che è costretta ad accettare questa decisione, onestamente non l’ideale anche per questioni logistiche ed economiche. Ognuno è padrone di fare le considerazione che vuole”.
Riflettendo sui tanti casi relativi agli atleti russi esclusi negli ultimi giorni dai Giochi a seguito della relazione della Wada, Malagò ha osservato come “nella sessione del 4 agosto ci sarà una bella coda perché tutti i russi chiamati fuori dalla competizione olimpica all’ultimo secondo faranno ricorso. E non solo loro, ma anche quelli che sono puliti eppure sono stati eliminati: per esempio nell’otto del canottaggio soltanto un atleta è finito nella relazione della Wada, gli altri sette no. Credo che il 4 agosto ci sarà da avere pazienza”.
ASCOLTA L’AUDIO DELL’INTERVISTA: