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Tornare a casa con una medaglia. E’ questo l’obiettivo di Francesco Fossi, uomo di punta del canottaggio azzurro. “Andrò in Brasile per vincere una medaglia, non mi basta partecipare alla seconda Olimpiade della mia carriera. Ad agosto voglio raccogliere il frutto di quattro anni di lavoro nella mia barca. Serviranno 230 palate perfette in circa 6 minuti di gara, per coprire duemila metri. Non basterà essere al top fisicamente, dovremo essere lucidi e tecnici per usare al meglio i remi e il peso. Ogni giorno lavoro per raggiungere la mia perfezione”.
La data è già cerchiata in rosso sul calendario, Fossi aspetta quel momento da quattro anni. Sudore, fatica e sacrifici, tutto per una medaglia. Due medaglie d’oro ai Mondiali under 23 nel quattro con e nel quattro senza, il bronzo e l’argento ai Mondiali senior 2013 e 2014 nel doppio. In campo europeo ha vinto la medaglia d’oro 2013 nel doppio e il bronzo due anni prima nel quattro senza. Un oro, un argento e quattro bronzo sono il suo bottino in Coppa del Mondo. Alle Olimpiadi di Londra 2012 Fossi è classificato undicesimo nel quattro di coppia. Quella di Rio de Janeiro potrebbe essere la sua ultima Olimpiade, ma l’azzurro è concentrato solo sul presente. “Partecipare a un’Olimpiade è un’esperienza eccezionale, capisci perché valga la pena allenarsi così duramente per quattro anni. A Londra 2012 il canottaggio è stato uno degli sport più seguiti, mi sono sentito importante e il risultato deludente è passato in secondo piano. Dopo Londra sono maturato a livello sportivo, ho capito che tutto ruota intorno all’allenamento. A Rio non mi basterà esserci” dichiara ai microfoni della Nazione.