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Basket, Ettore Messina nuovo ct dell’Italia: “Sogno Rio”

Luca Dalmonte, Ettore Messina e Giordano Consolini - Foto Sportface

Un Winston Churchill italiano per portare gli azzurri del basket all’Olimpiade di Rio. “Con lacrime e sudore”, come l’ex primo ministro britannico: così si presenta il nuovo commissario tecnico Ettore Messina di fronte alla platea gremita del Salone d’Onore del Coni, con il presidente della Federbasket Gianni Petrucci visibilmente soddisfatto ed emozionato per il ritorno del coach che nel 1997 guidò gli azzurri all’argento europeo. Stavolta, confessa il tecnico, “l’emozione è addirittura più forte rispetto al mio primo incarico, perché so cosa significa allenare la nazionale, quale onore e responsabilità comporta”.

La responsabilità principale è portare l’Italia ai Giochi Olimpici di Rio: l’unica possibilità per centrare l’obiettivo è vincere il torneo preolimpico in programma a inizio luglio a Torino. “Questa nazionale ha le carte in regola per centrare la qualificazione olimpica – ha ammesso Messina – Ha talento, entusiasmo, è arrivata a un passo dalla semifinale dell’Europeo e forse avrebbe potuto anche raggiungere la finale. Cosa cambia tra l’Italia di Pianigiani e quella di Messina? Non lo so, speriamo di avere più fortuna nei minuti finali. Giocare a Torino può sicuramente essere molto importante: avremo la spinta dei nostri tifosi, ma allo stesso tempo dovremo essere bravi a non farci travolgere da tutto questo”. Di sicuro per sognare Rio l’Italia di Messina avrà bisogno dell’apporto dei giocatori Nba: “Gallinari ha disputato una stagione da stella – ha osservato il nuovo ct della nazionale e assistant coach dei San Antonio Spurs – Belinelli ha fatto fatica ad inserirsi in un sistema diverso ma ora ha un ruolo consolidato, mentre Bargnani sta vivendo una situazione complessa: spero abbia la possibilità di trovare minuti in questa seconda parte della stagione”.

Messina è già pronto per la sfida del preolimpico, Gianni Petrucci è soddisfatto della scelta e ha voluto ringraziare il tecnico, che ha accettato di guidare la nazionale senza ricevere compenso (riceverà solo un rimborso): “Presumo che sia l’unico ad allenare una squadra gratuitamente – ha osservato il presidente della Federbasket, paragonato da Messina all’ex presidente americano Franklin Delano Roosevelt per la capacità di ‘alimentare i sogni’ – ma noi vogliamo trattenerlo anche dopo il torneo preolimpico e ne stiamo già discutendo, a prescindere dal risultato. Tutto lo sport italiano voleva il ritorno di Ettore in nazionale, ha portato grande entusiasmo ma ora sarebbe sbagliato far ricadere su di lui tutte le responsabilità della qualificazione. Il torneo preolimpico sarà molto duro, noi però siamo una squadra forte e tutti avranno paura di affrontarci”. Per conoscere i nomi delle squadre da affrontare a Torino bisognerà attendere ancora qualche giorno, ma anche il presidente del Coni Giovanni Malagò non ha voluto frenare i sogni: “Con tutto il rispetto per le altre discipline, ai Giochi Olimpici il basket è lo sport di squadra per eccellenza e la partecipazione della nazionale maschile darebbe tutto un altro sapore, un’altra forza e un’altra credibilità alla nostra spedizione. Ettore Messina è un grande allenatore e, sotto il profilo morale, un modello da seguire. Per questo abbiamo lavorato insieme al presidente Petrucci per riportarlo sulla panchina dell’Italia. E per questo dico viva la pallacanestro, viva la federazione e viva Ettore”. Il sogno olimpico del basket italiano, sfumato nei quarti dell’ultimo Europeo, adesso può ricominciare.

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