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Stefano Cobolli: “Il livello medio di Flavio si è alzato molto. Ora speriamo di giocare su Centrale o Pietrangeli”

Stefano Cobolli e Francesco Aldi - Foto Ray Giubilo

“A Roma di solito o si inizia bene o si inizia male ed è poi difficile ribaltare le cose. Flavio ha iniziato molto male con un avversario non facile: buon servizio e un rovescio che trova gli angoli stretti. Recuperare non era facile, specialmente in un match dove sei il favorito. Nel momento più difficile però è stato bravo ad alzare il livello”. Stefano Cobolli, coach e papà di Flavio Cobolli, esalta la prestazione del figlio ai microfoni di Sportface. Severo quando è giusto esserlo, Stefano elogia giustamente la prova che ha permesso al figlio di battere Maximilian Marterer per 6-4 6-2 nel primo turno degli Internazionali BNL d’Italia 2024. “Ciò che gli ha permesso di gestire meglio il match è il suo livello medio, si è alzato tanto. Se si trova in difficoltà non è più quello di due anni fa, quando era molto più piccolo. Adesso trova più soluzioni con servizio e risposta – rimarca il tecnico -. Al secondo turno ci sarà Korda. Un giocatore molto bello da vedere e altrettanto forte. Non è un terraiolo ma si adatta bene ad ogni superficie, andrà preso sul fisico e sulla lotta”.

Il tifo è stato un ulteriore fattore e sul Grandstand c’erano quasi tutti a sostenere Flavio. La mamma Francesca Neri, il fratello Guglielmo, la fidanzata Matilde, Vincenzo e Matteo Santopadre, Karolina Boniek, lo storico maestro del TC Parioli Bobo Meneschincheri, il capitano di Davis Filippo Volandri, il tecnico FITP Francesco Aldi e tanti amici. A fine partita c’è solo un piccolo rammarico sulla scelta del campo: “La nostra richiesta era stata di non giocare sul Grand Stand perché lì aveva sempre fatto fatica, disputando match non all’altezza. Prima del match non ero tranquillo, perché so com’è per un tennista giocare su un campo dove non si hanno buone sensazioni, tra l’altro il Grand Stand è più veloce degli altri. Qualsiasi altro campo andrebbe benissimo, vediamo per il secondo turno. Il Centrale sarebbe una nuova esperienza, il Pietrangeli sarebbe il campo più rappresentativo a Roma. Vedremo ciò che sarà. Intanto abbiamo sfatato la Grand Stand Arena”.

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