Editoriali

Bilancio positivo per l’Italia ai Mondiali di Doha. Ora viene il bello verso Parigi 2024

Giorgio Minisini
Giorgio Minisini - Foto di Giorgio Scala / DBM

Grazie ad altre tre medaglie arrivate dal nuoto in vasca nell’ultima giornata di gare, i Mondiali delle discipline acquatiche si chiudono per l’Italia con un più che positivo bilancio di 3 ori, 10 argenti e 6 bronzi per un totale di 19 medaglie che la pongono al quarto posto assoluto in quanto a numeri di podi conquistati, sesto invece costruendo la classifica in base agli ori. Risultati soddisfacenti, che arrivano in particolare dal nuoto in vasca, ma con qualche soddisfazione anche da quello artistico, dal fondo e dai tuffi, oltre che dalla pallanuoto con il Settebello che si è fermato a un passo dal trionfo nella finale contro la Croazia.

La protagonista assoluta della kermesse di Doha non può che rispondere al nome di Simona Quadarella. La formidabile nuotatrice romana si è presa la scena con la fantastica doppietta 800-1.500 che la fa entrare sempre più nella storia del nostro nuoto. Con lei, l’altro oro è stato invece quello di Giorgio Minisini, splendido nel solo libero maschile dell’artistico a pochi mesi dall’intervento al ginocchio che lo aveva costretto a saltare lappuntamento iridato di Fukuoka lo scorso mese di luglio. Entrambi sono attesi ai Giochi di Parigi, perché non ci si può nascondere, l’appuntamento del 2024 per tutti questi atleti è quello con le Olimpiadi. E quelle 12 medaglie conquistate in vasca sono un ottimo preludio, a maggior ragione considerando l’assenza della nostra punta di diamante Thomas Ceccon, l’atleta sul quale sono riposte le maggiori speranze verso Parigi.

“E’ un’Italia che ha saputo cogliere le sue occasioni, per cui il bilancio è positivo e ci fa ben sperare. Tuttavia non ci dobbiamo illudere perchè alle Olimpiadi sarà molto dura e questo è stato un Mondiale con assenze. Dobbiamo essere consapevoli che nei 4/5 mesi che restano dobbiamo acquisire delle certezze più importanti”, ha affermato il direttore tecnico Cesare Butini, ed è effetivamente così, perché se da un lato l’Italnuoto ricorda l’assenza di Ceccon, dall’altra era solo uno di diversi nuotatori di prima fascia che non ha incluso il Mondiale qatariota nel suo programma stagionale. Nel frattempo ci si accontenta di aver raggiunto anche l’obiettivo di portare le staffette a Parigi e qualche altro pass individuale potrebbe arrivare nel corso dei prossimi Assoluti invernali in programma a marzo.

La pallanuoto festeggia un ritrovato Settebello, mentre continua a preoccupare l’involuzione della squadra femminile. Il Setterosa di coach Silipo riesce davvero all’ultima chance utile a guadagnarsi il pass per i Giochi, ma anche questa competizione iridata è stata deludente e le sensazioni in vista dei prossimi mesi non sono delle migliori. Dai tuffi è arrivato l’ormai tradizionale medaglia di Chiara Pellacani e Matteo Santoro nel sincro misto da 3 metri e l’altro ottimo argento di Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia nel sincro maschile, sempre dai 3 metri. Contro la Cina pigliatutto anche alle Olimpiadi serviranno delle vere e proprie imprese per prendere qualche medaglia.

Ci si aspettava qualcosa in più anche dal nuoto di fondo, più che altro da Gregorio Paltrinieri, che ha steccato l’appuntamento con l’unica gara individuale nelle acque libere a cui ha preso parte. Domenico Acerenza anche a Doha si è dimostrato altamente competitivo e la staffetta mista è arrivata letteralmente a centrimetri dall’oro dopo un’ottima prova.

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