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L’era di Mark Cavendish pareva ormai conclusa: gli sprinter tedeschi sembravano averlo detronizzato. Invece, nella prima tappa del Tour de France 2016, il velocista proveniente dall’Isola di Man ha rimesso le cose in chiaro: almeno per oggi, il re degli sprint è ancora lui. La sua 27ª vittoria di tappa alla Grande Boucle (solo Eddy Merckx e Bernard Hinault – vincitori rispettivamente di 34 e 28 tappe – attualmente lo precedono in questa graduatoria) ha un sapore speciale: gli vale infatti la prima maglia gialla della carriera. In una volata al cardiopalmo, Cavandish ha avuto la meglio sui favoriti Marcel Kittel e André Greipel, rispettivamente secondo e quarto; terzo è il campione del mondo Peter Sagan, che ha pagato forse l’essere partito un po’ troppo lungo.
La prima frazione del Tour 2016 si svolge tra gli splendidi paesaggi della Normandia. Gli scatti iniziano appena superato il chilometro zero, quando la 93ª edizione della Grande Boucle prende ufficialmente il via. Primo ad avvantaggiarsi è il tedesco Paul Voss (Bora-Argon18), che viene presto raggiunto dal compagno di squadra Jan Barta, dall’australiano Leigh Howard (IAM Cycling), dal francese Anthony Delaplace (Fortuneo-Vital Concept) e dallo statunitense Alex Howes (Cannondale-Drapac). Voss si aggiudica i due gran premi della montagna di giornata (“cime” di quarta categoria), che al termine della tappa gli consentiranno di indossare la prima maglia a pois di questa edizione.
A 79 km dall’arrivo ecco un colpo di scena, ancorché senza conseguenze (almeno in apparenza). In una curva verso destra, Alberto Contador rovina a terra a causa di uno spartitraffico; il capitano della Tinkoff se la cava riportando qualche escoriazione. In ogni caso gli avversari non ne approfittano e il Pistolero rientra prontamente in gruppo. Si arriva poi allo sprint per il traguardo volante, appannaggio di Leigh Howard, mentre in gruppo André Greipel precede Marcel Kittel e conquista i primi punti per la classifica che assegna la maglia verde. Al comando rimangono quindi i soli Howes e Delaplace, con le squadre degli sprinter che alle loro spalle controllano l’inseguimento; il tentativo dei due viene annullato a 5 km dalla conclusione e tutto è pronto per l’imminente volata. Mentre lo sprint viene lanciato, una rovinosa caduta di Micheal Morkov (Katusha) vede coinvolto, tra gli altri, anche Edvald Boasson Hagen (Dimension Data). Peter Sagan tenta di anticipare gli avversari più quotati, Marcel Kittel lo affianca, ma infine è Mark Cavandish a fare un sol boccone di entrambi.
Oltre alla maglia gialla, il britannico della Dimension Data fa sua anche la maglia verde della classifica a punti, vero obiettivo di (quasi) tutti i velocisti impegnati al Tour de France. Domani la seconda tappa, ancora in terra normanna, potrebbe nascondere l’insidia del vento (gran parte di essa si svilupperà infatti lungo il litorale atlantico), ma soprattutto della Côte de La Glacerie: questa – posta a un chilometro e mezzo dalla conclusione – probabilmente taglierà fuori i velocisti. Ai link qui sotto trovate classifiche e dichiarazioni dopo la 1ª tappa della Grande Boucle: