
Scaroni chiude quarto nella prova élite vinta da Pogačar davanti a Evenepoel. Dagnoni: “Siamo la Nazionale che più di tutte è salita sul podio”.
L’Italia lascia gli Europei di ciclismo sulle sponde del Rodano con un bottino di sei medaglie, una in più rispetto allo scorso anno, che valgono il quarto posto nel medagliere per titoli conquistati ma il primo assoluto per numero di podi. Un dato che fotografa la continuità e la solidità del movimento azzurro.
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A sottolinearlo è il presidente federale Cordiano Dagnoni: “Siamo la squadra che più delle altre è salita sul podio, con quattro argenti che potevano anche essere d’oro. Voglio fare i complimenti a tutti: da Scaroni, coraggioso e generoso nella gara élite, a Ganna, fino ai nostri giovani che hanno portato a casa risultati importanti. Ancora una volta il ciclismo italiano ha dimostrato di essere all’altezza della propria storia”.
La gara élite
Pronostici rispettati con il successo di Tadej Pogačar, che ha messo tutti in fila con uno scatto a 77 km dall’arrivo. Argento al campione olimpico Remco Evenepoel, mentre il bronzo è andato al francese Paul Seixas, bravo a piegare nel finale un grande Christian Scaroni, quarto al termine di una prova di cuore. Buoni piazzamenti anche per Gianmarco Garofoli (9°) e Marco Frigo (11°).
Scaroni non nasconde un pizzico di rammarico: “Ho pensato di poter agguantare il podio, ma nell’ultima salita non ne avevo più. Resta la soddisfazione di una grande prestazione di squadra”.
Le medaglie azzurre
Oro – Federica Venturelli (cronometro U23)
Argento – Filippo Ganna (cronometro élite)
Argento – Team Mixed Relay élite
Argento – Eleonora Ciabocco (linea U23)
Argento – Roberto Capello (linea junior)
Bronzo – Chantal Pegolo (linea junior)
Sei podi, una Nazionale compatta e tanti giovani pronti a crescere: il bilancio azzurro a questi Europei è di quelli che fanno ben sperare per il futuro.