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Juventus, una vittoria per chiudere una stagione strana. E per evitare altri tre record negativi

Federico Chiesa Juventus
Federico Chiesa - Foto Marco Iacobucci / IPA Sport / IPA

Una stagione strana, negativa senz’altro, anche se il girone di andata è stato sopra le righe ed è comunque arrivato un titolo, quella Coppa Italia testamento bianconero di Massimiliano Allegri, che si è poi dato la zappa sui piedi fino a farsi esonerare. L’orribile girone di ritorno della Juventus, però, con appena quattro vittorie di cui due conquistate nelle ultime sedici partite, è lì però a testimoniare che nessuno può essere contento della piega che ha preso questa annata nel 2024, e l’imperativo categorico per il club bianconero, alla seconda e ultima da allenatore per Paolo Montero, è quello di vincere contro il Monza, che al pari della Vecchia Signora non ha chiuso bene, visto che nelle ultime otto non ha trovato nemmeno una vittoria con tre pari e cinque ko. Insomma, tutte e due hanno voglia di rifarsi prima di andare in vacanza, tutte e due hanno pur sempre raggiunto gli obiettivi stagionali, eppure l’amaro in bocca per come si sono concluse le rispettive annate c’è, con le dovute proporzioni, è chiaro.

La Juventus, poi, cerca di evitare di eguagliare tre record negativi che risalgono agli anni ’50-’60’-70′. Nel 1956 con Sandro Puppo in panchina ci fu un dodicesimo posto con tanto di due vittorie nelle ultime diciassette, fatto che potrebbe verificarsi nuovamente se allo Stadium non dovesse arrivare un successo. Sarebbe semi-drammatico. Non solo: l’unico precedente casalingo contro il Monza fu la sconfitta dello scorso anno, l’ultima squadra contro cui i bianconeri non hanno trovato il successo nei primi due incroci casalinghi in A è il Cagliari nel 1965, con due 0-0 di fila. Nel 1971, invece, la stagione fu chiusa dai bianconeri con sette pareggi: la Juve è a quota sei e vorrebbe evitare di eguagliare quest’altro primato ben poco lusinghiero. Il Monza, però, non starà a guardare: ha ottenuto 52 punti nello scorso campionato, 45 in quello attuale e con una vittoria può fare 100 nel biennio, mica male. Insomma, molti motivi per vincere e per salutare dignitosamente i tifosi che spesso hanno riempito in massa lo stadio.

 

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