Calcio

Serie A, Lazio-Roma 1-4: il derby si tinge ancora di giallorosso

Edin Dzeko e Mauricio - Serie A 2015/16

Si alza il sipario, va in scena il derby di Roma. Da una parte i giallorossi per approfittare del passo falso del Napoli e puntare al secondo posto, dall’altra la Lazio per rendere dignitosa una stagione fino a questo momento molto deludente. In campo, però, si vede solo la Roma. Il primo quarto d’ora è tutto della squadra di Spalletti, il gol è il meritato premio: cross di Digne dalla trequarti, El Shaarawy gira intorno a Bisevac e stacca tutto solo. La Roma è in vantaggio. La reazione laziale non c’è, Nainggolan prova ad infierire ma il suo destro finisce alto. La squadra di Pioli è troppo timorosa, Felipe Anderson non è in giornata, Candreva idem: difficile riuscire a creare pericoli quando gli avanti latitano. L’unico pericolo alla porta difesa da Szczesny lo crea Biglia, su punizione, ma il suo destro finisce alto. Quando il primo tempo sta per finire arriva anche la botta di Pjanic, il pallone sembra destinato a gonfiare la rete, ma è il palo a mettersi di traverso negando al bosniaco la gioia del gol.

Nessun cambio alla ripresa, tornano in campo gli stessi 22 del primo tempo. La Lazio sembra più brillante, Pioli ha strigliato i suoi all’intervallo. La prima azione, però, è ancora di marca giallorossa con il tiro-cross di Digne che per poco non beffa Marchetti. Salah sbaglia da due passi, poi sale la Lazio che si getta in avanti alla ricerca del pari. Errore fatale perché Perotti riparte, calcia e coglie il palo, sulla respinta è Dzeko, appena entrato, a ribadire in rete per il 2-0. Il gol sveglia la squadra di Pioli che coglie due pali nel giro di due minuti: prima Hoedt di testa, poi Parolo da due passi, con Szczesny a deviare sulla traversa. Quando anche la fortuna volta le spalle c’è poco da recriminare. Non può mancare l’episodio da moviola: Florenzi su Keita in area, l’intervento però sembra sul pallone. I biancocelesti sono un’altra squadra, l’ingresso dell’ex Barca è manna dal cielo per Pioli. E’ proprio lui a servire il pallone giusto a Klose che, con Szczesny che esce in maniera quantomeno scondirata, serve a Parolo un pallone che chiede solo di essere spinto in rete. La Lazio accorcia le distanze, inizia un’altra partita. I biancocelesti si riversano in avanti, la Roma trema. Gli uomini di Spalletti vanno in confusione, Felipe Anderson non ne approfitta a due passi dalla porta. Gol sbagliato, gol subito: è la dura legge del gol che punisce ancora una volta la Lazio. Calcio d’angolo per la Roma, la difesa mette fuori proprio sui piedi di Florenzi che al volo fulmina Marchetti. Il sigillo finale lo mette Perotti con un sinistro dal limite che evidenzia tutte le lacune della squadra di Pioli. La Lazio, in dieci per l’espulsione di Hoedt nel finale, si lecca le ferite, maledice la sfortuna, la mancanza di cinismo e deve subire anche la contestazione dei suoi tifosi a Formello, esultano i giallorossi ora a due punti dal Napoli secondo in classifica. Cala il sipario, il derby ancora una volta si tinge di giallorosso.

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