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Qualificazioni Euro 2024: Francia di misura in Irlanda, l’Olanda rialza la testa. Vlahovic trascina la Serbia

Didier Deschamps
Didier Deschamps, Francia - Foto LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI

Va in archivio una serata di grande calcio con le qualificazioni agli Europei 2024 in Germania e spicca la vittoria della Francia, che dopo aver demolito gli olandesi a Parigi passa anche a Dublino sul campo di una buona Irlanda tutto cuore e dinamismo, ma senza qualità lì davanti. In ogni caso, la formazione di Deschamps trova non poche difficoltà contro l’Eire, riuscendo a sbloccarla con un gol di Pavard, abile a sfruttare un’indecisione dei padroni di casa in uscita e a calciare con violenza dal limite dopo aver rubato palla. Nel finale surreale parata di Maignan, che vola e salva all’angolino, utile per non compromettere i tre punti dei galletti. Nello stesso raggruppamento, il girone B, l’Olanda rialza la testa, almeno dal punto di vista del risultato, ma l’assolo contro Gibilterra (paese numero 200 del ranking Fifa) frutta appena tre gol e poco spettacolo. La sblocca Depay, poi il protagonista meno atteso firma una doppietta, vale a dire Nathan Aké. Non troppo felici, comunque, i tifosi oranje a Rotterdam, visto che ci si aspettava una goleada contro il minuscolo protettorato britannico.

Nel girone E, scialbo 0-0 tra Moldavia e Repubblica Ceca che consente alla Polonia di accorciare sulla vetta. A Varsavia Fernando Santos ottiene il primo successo della sua avventura sulla panchina polacca, la rete decisiva nell’1-0 all’Albania la firma Swiderski con un tocco furbo su Strakosha in uscita, mentre nella ripresa miracoloso il portiere della Juventus Szczesny che dice no a Uzuni. Nel girone F croce e delizia dell’Austria è bomber Gregoritsch, che si procura un rigore al 17′ ma lo cestina colpendo la traversa, quindi eco a sorpresa il vantaggio dell’Estonia con Sappinen. La nazionale di Rangnick trova il pari con Kainz nella ripresa e finalmente Gregoritsch si riscatta a pochi istanti dal novantesimo, complice la decisiva deviazione di Paskots. A Solna la Svezia abbatte l’Azerbaigian di De Biasi, che resiste per poco più di mezzora. Poi si scatenano gli svedesi, in gol con Forsberg, l’autogol di Mustafazada, Gyokeres, la meravigliosa punizione di Karlsson e infine Elanga. Infine, nel gruppo G ci pensa Vlahovic a togliere le castagne dal fuoco alla Serbia contro il Montenegro in quello che è un derby geopolitico. A Podgorica il bomber della Juventus entra nel secondo tempo e firma una super doppietta nel finale, portando in vetta alla classifica i suoi. A quota tre punti sale invece l’Ungheria, che ha battuto con un convincente 3-0 l’Ungheria: a segno Vecsei, poi Szoboszlai con una punizione di rara bellezza, quindi Adam per il tris, tutti nel primo tempo.-

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