La squadra partenopea, dopo un inizio complicato, supera facilmente l’Empoli con il netto risultato di 5-1. Il Napoli, alla 22esima giornata di campionato, conferma la posizione al vertice e di essere la vera avversaria della Juventus.
Il Napoli sogna e segna, resta saldamente in vetta alla classifica per la quarta settimana di fila e regala spettacolo. Sogna, ma coi piedi per terra. Sarri non osa parlare di scudetto, non fa paragoni, si limita a commentare le prestazioni, ad elencare pregi e difetti della squadra, plasmata a sua immagine e somiglianza: il Napoli è tosto, senza fronzoli, sa reagire quando deve. Segna, e anche tanto. La coppia d’attacco Higuain-Insigne, che sta facendo esaltare i già calorosissimi tifosi partenopei, è una vera macchina da guerra. I due centravanti, in ventidue partite, hanno segnato, rispettivamente, ventidue e dieci gol, con l’argentino attualmente capocannoniere del campionato.
La sesta vittoria consecutiva, un record che mancava da quasi vent’anni, avvenuta al San Paolo contro l’Empoli – bestia nera per gli azzurri – conferma il momento d’oro che stanno vivendo. All’avvio del match le cose si sono messe male per i padroni di casa: al 28′ hanno infatti incassato la rete di Paredes, su un calcio piazzato. Ma anche in questo caso il Napoli, sotto di un gol, non si è perso d’animo e ha risposto con lucidità : sono bastati 5 minuti agli azzurri per ritornare in carreggiata grazie al bel fraseggio tra i soliti Insigne e Higuain. Il Pipita ha agguantato il pareggio e Lorenzo il Magnifico non si è fatto attendere, mettendo a segno il gol del raddoppio con un destro a giro perfetto.
Si smorza così l’entusiasmo dell’Empoli, a cui bisogna dare comunque il merito di averci provato, di aver impensierito, anche se per poco, gli avversari. Vittime dell’instancabile Napoli, i toscani vengono annichiliti prima da un’autorete sfortunata di Camporese, nel tentativo di anticipare Higuain, e poi da una doppietta di Callejon, vero mastino che non ha mollato mai e ha corso per 90 minuti. A sorprendere e meravigliare, però, è l’intero organico: certo, i due centravanti sono sempre stati determinanti in questa escalation e invidiati da buona parte degli allenatori di serie A, ma a fare la differenza non sono solo loro. C’è chi resta più in ombra o chi è ancora in cerca di spazio e fa di tutto per avere un posto da titolare partita dopo partita, e sono proprio loro il valore aggiunto di questo Napoli. I cambi funzionano sempre, Mertens e Gabbiadini scalpitano per presenziare sul terreno di gioco e hanno sempre dato prova di meritare la fiducia dell’allenatore.
Se da qualche anno in Italia siamo stati spesso accusati di avere un campionato non più di alto livello, per mancanza di fuoriclasse, adesso il Napoli dà dimostrazione che anche i giovani campioni, cresciuti in piccole realtà , possono dire la loro e bisogna fare i complimenti ad un tecnico che ha saputo valorizzare un grande attaccante, desiderato dai club di tutta Europa, ed è stato in grado di ricompattare il gruppo, dandogli la sua impronta, senza però spersonalizzare nessun atleta; un gruppo con un gioco di qualità , azioni veloci, finalizzate sempre al gol. Non è un caso, insomma, che gli azzurri siano così in alto: con questa vittoria non hanno “risposto” alla Juve, che ha centrato il poker contro il Chievo, e stanno dettando legge. La società campana lancia un chiaro segnale ai bianconeri: è il Napoli a far paura, è il Napoli la squadra da battere.