Mondiali Russia 2018

Mondiali 2018, l’Iran rischia l’esclusione per il caso Shojaei

FOTO Javid Nikpour CREATIVE COMMONS 4.0

Nuovo spiraglio per l’Italia per andare in Russia? Difficile, ma l’Iran rischia l’esclusione dai Mondiali 2018 per il caso Shojaei. La nazionale mediorientale è nel mirino della Fifa per alcune possibili ingerenze da parte del regime di Hassan, che vieta ai giocatori iraniani di giocare contro atleti israeliani: Israele, infatti, non è riconosciuto come stato dall’Iran. Nonostante ciò, il 3 agosto 2017 due giocatori del Panionos, Masoud Shojaei e Ehsan Hajsafi, hanno giocato contro il Maccabi Tel Aviv, stringendo la mano ai propri avversari. Questo ha provocato forti critiche in Iran, e Hajsafi, dopo le scuse pubbliche, è stato perdonato.

L’OCCHIO VIGILE DELLA FIFA – Shojaei, invece, non è al primo episodio “sovversivo” nei confronti del regime iraniano: da sempre promotore dei diritti delle donne (sua la proposta di consentire loro di poter assistere alle partite di calcio negli stadi), nel 2009 era sceso in campo con un braccialetto antigovernativo. La somma di questi piccoli gesti contrari al regime iraniano potrebbe essere dietro al fatto che il giocatore improvvisamente non è mai più stato convocato dal ct Queiroz: se la Fifa dovesse riscontrare ingerenze del governo dietro queste mancate convocazioni di uno dei migliori giocatori iraniani, una delle possibile sanzioni sarebbe l’estromissione dell’Iran dai Mondiali 2018.

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