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Il resoconto delle prestazioni degli italiani al Golden Gala di Roma 2019: gli occhi sono stati ovviamente tutti puntati verso Filippo Tortu e Gianmarco Tamberi, quinto e quarto nelle rispettive competizioni. Ottimo prestazioni al cronometro per Yemane Crippa per quanto riguarda i 5000 metri maschile.
200 METRI MASCHILE – Ci si aspettava decisamente di più dal gioiellino azzurro, perlomeno dal punto di vista del tempo segnato: il 20.36 è solo vicino al suo miglior tempo stagionale, fatto segnare sui 20.34. Dal punto di vista del posizionamento il velocista sardo ha tuttavia trovato pane per i suoi denti: il vincitore Micheal Norman ha fermato il cronometro su un tempo spaziale di 19.70, mentre il suo connazionale Noah Lyles è stato a soli due centesimi di distacco. Leggermente più distanziato il terzo classificato Alex Quinonez col tempo di 20.17. Tortu, dopo aver condotto la gara attorno alla terza e alla quarta posizione, ha mollato nel finale, venendo beffato per pochissimi centesimi dal turco Ramil Guliyev.
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SALTO IN ALTO MASCHILE – Gimbo parte bene col primo salto: una mera formalità per lui superare l’altezza di 2.15 m al primo tentativo. Gli equilibri della gara iniziano a spostarsi nei due salti precedenti (2.19 m, 2.22 m) dopo i quali solo lo stesso Tamberi, insieme all’ucraino Bondarenko e al siriano Ghazal, riesce a passare indenne senza errori. L’errore per il marchigiano arriva tuttavia con il primo tentativo ai 2.25 m, misura superata in scioltezza da Ghalaz e dal russo Ivanyuk; Bondarenko decide invece di bypassare la misura, dopo aver bypassato precedentemente i 2.19 m. Superati i 2.25 m al secondo tentativo Gimbo riesce con grande personalità a non abbandonare la gara dopo due errori ai 2.28 m: il terzo salto va a buon fine, con l’asticella che, seppur sfiorata, traballa ma rimane comunque in equilibrio. La misura di 2.31 m si dimostra tuttavia ostica per tutti, compreso l’italiano: falliscono anche Ivanyuk, Nedasekau e Ghazal. L’unico capace di superare la soglia è l’ucraino Bondarenko, che riesce nel suo intento al primo tentativo. Già sicuro del primo posto l’atleta proverà anche la soglia dei 2.33 m, senza tuttavia trovare la fortuna.
5000 METRI MASCHILE – Nonostante la tripletta etiope con Bekele, Barega e Gebrhiwet non si può non citare la fantastica prestazione di Yemane Crippa: l’italiano classe ’96 termina in nona posizione, ma ciò che più sorprende è il tempo di 13:09.52, ben nove secondi più veloce del suo miglior tempo stagionale.
GETTO DEL PESO MASCHILE – Termina ultimo con una misura di 19.36 Leonardo Fabbri, ben lontano dal 21.97 fatto realizzare dal polacco Konrad Bukowiecki, vincitore della gara.
LANCIO DEL GIAVELLOTTO FEMMINILE – Sara Jemai e Zahra Bani terminano ultima e penultima con le misure di 55.32 e 56.95. La vincitrice della gara è invece stata la cinese Huihui Lyu, che ha gettato il giavellotto a 66.47 m.
SALTO IN LUNGO FEMMINILE – Laura Strati ottiene la decima posizione saltando a 6.27 m. La vincitrice è l’unica ad aver superato la soglia dei 7 metri: Malaika Mihambo fa segnare una distanza vincente di 7.07 m.
SALTO IN ALTO FEMMINILE – Sonia Malavisi termina fermando l’asticella a 4.31 m. Vince la gara Angelica Bengtsson, che con l’altezza di 4.76 m si è protetta dalle insidie di Morris e Peinado.
400 OSTACOLI MASCHILE – Leon de Bencosme ferma il cronometro sul 50.36, terminando settimo in una gara vinta da Benjamin Rai in 47.58.
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