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Tennis, Becker racconta: “In carcere hanno tentato di ammazzarmi, felice di esserne uscito vivo”

Boris Becker - Foto Roberto Dell'Olivo
Boris Becker - Foto Roberto Dell'Olivo

Il carcere fa ormai parte del passato per Boris Becker, ma l’ex tennista tedesco non dimenticherà facilmente quell’esperienza. Condannato per bancarotta fraudolenta a 2 anni e mezzo di reclusione, il 55enne ha raccontato all’emittente Sat 1 gli otto mesi trascorsi nella prigione di Holcombe: “Volevano ammazzarmi, sono contento di essere vivo. Un giorno un detenuto si è avvicinato a me per chiacchierare, ma poi ha cercato di uccidermi. Lì dentro c’erano criminali di ogni tipo, da stupratori a criminali“.

Becker ha poi aggiunto, come riporta Fanpage: “Solo dopo esser stato in carcere si apprezza la libertà. Non credevo che quel luogo fosse così spaventoso e pericoloso, e invece è un altro mondo. Devi farti amico le persone più toste per avere protezione. Senza personalità non riesci a cavartela“.

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