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Dopo le qualificazioni maschili di mercoledì 19 aprile, anche la seconda giornata dei Campionati Europei individuali di ginnastica artistica maschile e femminile 2017, in programma a Cluj Napoca (Romania) dal 19 al 23 aprile, è giunta al termine.
Un giovedì 20 aprile dedicato alle qualificazioni femminili che, a partire dalle 9 italiane, ora della prima suddivisione, ha visto in campo gara circa 100 ginnaste provenienti da tutta Europa. La nazionale italiana del direttore tecnico Enrico Casella, inserita nella seconda e terza suddivisione, ha iniziato con Lara Mori e Giada Grisetti, entrambe impegnate sul giro completo dei quattro attrezzi. Due belle prestazioni che, nonostante l’assenza delle big, hanno consentito all’Italia di ben figurare nella prima competizione continentale del nuovo quadriennio olimpico.
Lara Mori, già tante volte maglia azzurra e punto di riferimento importante per le sue compagne, non ha bisogno di presentazioni; ancora una volta, ha dimostrato di essere una grande garista, una ginnasta che, potendo contare su di una forte esperienza alle spalle, riesce sempre a tirar fuori il meglio di se nelle situazioni in cui conta davvero far bene. Partita alle parallele con un ottimo esercizio, ha proseguito alla trave dove, un piccolo sbilanciamento dal costale, non le ha permesso di andare oltre i 12.366 punti; in terza rotazione, è stata protagonista di una bellissima prestazione sul quadrato per poi terminare con una convincente rincorsa dei 25 metri. Una gara quasi perfetta che, grazie ai 13.533 punti ottenuti al corpo libero, la fa volare direttamente alla final eight in programma domenica 23 aprile (differita su RaiSport dalle 17.30).
Giada Grisetti, al suo debutto nella categoria senior, dopo aver gareggiato con la nazionale junior svizzera in occasione degli europei di Sofia del 2014, ha portato a termine una gara abbastanza pulita, priva di errori particolari, dimostrando grande carattere e personalità . Partita alle parallele, è stata subito messa alla prova: dopo aver recuperato un’incertezza sul giro in verticale prima dello shaposhnikova, è riuscita a concludere un gran bell’esercizio; un lieve sbilanciamento anche alla trave ma, ancora una volta, ha mostrato grande freddezza ed è rimasta in piedi; è stata leggermente tradita al corpo libero da due uscite di pedana ma, un bel doppio avvitamento al volteggio le ha consentito di chiudere in bellezza la sua prima esperienza tra le grandi della polvere di magnesio, regalandosi un’importante finale all-around con l’undicesimo miglior punteggio.
In terza suddivisione, Martina Maggio è stata costretta a girare da sola su tutti e quattro gli attrezzi a causa dell’assenza della sua amica e connazionale Sofia Busato. Come per Giada, anche per Martina, giovanissima classe 2001, questi Europei hanno rappresentato la sua prima gara importante nella categoria senior. La migliore tra le italiane, Martina ha dimostrato di essere all’altezza di un evento così prestigioso, portando a termine un’ottima gara. Partita alle parallele con un buonissimo esercizio, è poi passata alla trave dove ha fatto molto bene, a parte una piccola imprecisione sull’enjambee ad anello; l’uscita di pedana dal doppio raccolto al corpo libero non ha compromesso la sua gara che ha concluso brillantemente al volteggio, regalandosi la sua prima finale AA europea con l’ottavo miglior punteggio. Nel complesso, quindi, la gara delle azzurre è andata molto bene ed anche il direttore tecnico ha dimostrato di essere molto soddisfatto.
Ovviamente, rimane il rammarico per Sofia perché, data la carenza di ragazze forti al volteggio, avrebbe potuto tranquillamente far bene e dire la sua.
L’appuntamento è fissato per venerdì 21 aprile, giornata dedicata alla finale a 24 maschile (in diretta su RaiSport dalle ore 12.30), in cui sarà impegnato Lorenzo Galli, e alla finale a 24 femminile (in diretta su Rai Sport dalle ore 16.30), in cui ci saranno Martina Maggio e Giada Grisetti.
Ci sarebbe dovuta essere anche Lara Mori, 14esima nelle qualificazioni e terza tra le italiane ma, a causa della regola del passaporto, rimarrà fuori e darà la possibilità alle due compagne più giovani di testare, ancora una volta, la loro preparazione e di vivere un’altra importante esperienza per il loro futuro.