Formula E

Formula E, e Prix Long Beach: Lucas di Grassi si riscatta, disastro Buemi

Lucas Di Grassi - Foto Zak Mauger

Il campionato elettrico continua a riservare colpi di scena. Se la gara in Messico, con la squalifica del vincitore Di Grassi, sembrava aver segnato una tappa fondamentale della scalata al titolo di Sebastien Buemi, l’ePrix californiano ha ribaltato la situazione, portando in trionfo proprio chi era uscito con le ossa rotte dall’ultimo round, ovvero il team ABT Schaeffler del pilota brasiliano. La squadra spinta da Audi ha infatti ottenuto vittoria e terzo posto, rispettivamente con Di Grassi e Daniel Abt. Nella loro morsa il pilota francese del team Venturi Stephane Sarrazin, autore di una gara senza sbavature e al primo podio in FE. Buemi ha invece completato un trittico di gare pieno di errori, culminato oggi con una giornata da dimenticare in cui prima ha sbagliato l’ennesimo giro di qualifica, classificandosi settimo, poi, a pochi giri dallo start, è salito sul retrotreno della Andretti di Robin Frijns mentre cercava il sorpasso, distruggendo la sua gara e quella del pilota olandese. Si vede, così, giustamente scavalcare in classifica generale da Di Grassi, seppur di un solo punto. Unica nota positiva per l’elvetico, l’aver fatto segnare il giro veloce che assegna due punti.

LA CRONACA –  il primatista delle qualifiche Antonio Felix da Costa del team nipponico Aguri viene retrocesso in ultima piazza per la pressione troppo bassa dei suoi pneumatici a fine sessione. Sotto gli occhi interessati di Leonardo di Caprio (socio del team Venturi), la partenza e il passaggio sulla prima, strettissima chicane non regalano brividi: i piloti conservano le posizioni, con Sam Bird davanti a Di Grassi, Sarrazin, Heidfeld, Frijns e Abt, seguono le Renault e.dams di Buemi e Prost, che recuperano una posizione quando Heidfeld finisce ottavo dopo un errore scaturito dall’attacco di Frijns. Al giro 8 Buemi sorprende Daniel Abt con un bel guizzo in staccata e si prende la quinta posizione. Tra l’11^ e la 12^ tornata arrivano i turning point della gara: mentre Di Grassi inizia a farsi vedere negli specchietti di Bird, l’ultima curva prima del traguardo vede Buemi tamponare, in frenata, Frijns, perdendo metà ala anteriore e danneggiando quella posteriore dell’olandese; a testimonianza di quanto poco conti l’aerodinamica in questa categoria, i due proseguono senza troppi problemi, ma dopo una paio di giri gli viene esposta bandiera nero-arancio che li obbliga a rientrare ai box per sicurezza; sono costretti così al cambio vettura anticipato, che li relega a fondo classifica. Al 12° Di Grassi vola in testa dopo aver infilato meravigliosamente il pilota britannico della DS Virgin. A togliere ogni speranza di rimonta a Buemi ci pensa la direzione gara, che giustamente punisce la sua azione con un drive-through; è il 21° giro, lo stesso in cui si assiste al walzer dei cambi vettura. Due giri dopo, il poleman Sam Bird va lungo in staccata e, dopo essersi appoggiato alle gomme a bordo pista, torna in gara al settimo posto. Per il brasiliano del team ABT sembra quindi non esserci più nulla tra sé e la vittoria: la Venturi di Sarrazin dista infatti qualche secondo. A conclusione del disastro Renault arriva il drive-through anche per Nico Prost – al 29° giro – per non aver rispettato il tempo minimo del cambio vettura (regola dettata da ragioni di sicurezza). Nel frattempo Bird, ora sesto, si è incollato al retrotreno della Mahindra di Bruno Senna. Al giro 34, Nelson Piquet jr, vincitore dell’edizione 2015 di Long Beach a oggi in fondo al gruppo, salta bruscamente sul cordolo della chicane e va a muro, imponendo l’ingresso della Safety Car che può rimescolare le carte. Quando la Bmw i8 rientra mancano 5 giri alla bandiera a scacchi, ma i veterani Sarrazin e Heidfled non riescono ad approfittare dell’ annullamento del gap con le Audi ABT di Di Grassi e Abt che li precedono, rispettivamente al primo e terzo posto. Si chiudono così i 41 giri di gara senza ulteriori colpi di scena: dietro i primi quattro arrivano Bruno Senna, che completa l’ottimo “silenzioso”risultato per il team indiano Mahindra, e Sam Bird, che avrà da recriminare per non aver sfruttato la ghiotta occasione di partire dalla prima piazzola; rimane comunque terzo in campionato, seppur molto staccato dai primi. In settima e ottava posizione le Dragon Racing di Jerome d’Ambrosio e Loic Duval, in ombra per tutta la giornata. Da segnalare poi il nono posto di Simona de Silvestro su Andretti, che ottiene il suo primo piazzamento in top-10, diventando così la prima donna a punti nella categoria elettrica.

Il continente americano saluta così la Formula E, che ora approderà in Europa: prossima tappa fra tre settimane a Parigi, nel nuovo ePrix del calendario 15/16.

 

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