Questa mattina l’Europa ed il mondo occidentale sono stati scossi dalla notizia di un nuovo attentato, di matrice islamica e per mano dell’ISIS, che è stato compiuto in due fasi nella città di Bruxelles. La capitale belga è stata colpita all’aeroporto internazionale ed in una stazione della metropolitana.
Alle ore 8 è stato colpito l’aeroporto internazionale Zaventem, con due esplosioni avvenute vicine ai banchi del check-in dell’American Airlines e della Brussels Airlines, che hanno causato oltre una decina morti e molti feriti. Una terza esplosione è poi avvenuta in una stazione della metropolitana, la stazione Maelbeek, causando anche in questo caso 18 vittime. In aeroporto sono entrati in azione kamikaze che prima di farsi esplodere hanno urlato in arabo. Nella metro invece erano state piazzate delle bombe. Rivendicazione dell’Is attraverso l’Amaq News Agency, network vicino allo Stato islamico: “Siamo stati noi”.
Sia l’aeroporto che, soprattutto, la stazione della metropolitana si trovano nei paraggi del Parlamento Europeo, in cui è scattata l’allerta massima anche per un sospetto ordigno. Per ora i morti accertati sono 34, quasi 200 i feriti, tra questi 3 sono italiani. La Farnesina ha comunicato che hanno riportato lesioni lievi.
In città è caos totale, le persone sono rimaste bloccate in metro per ore. L’allarme è altissimo, le teste di cuoio sono in azione da diverse ore ed è massima allerta anche nell’ospedale dove è ricoverato l’ex ricercato numero uno Salah, uno degli attentatori di Parigi sfuggiti alla cattura fino a tre giorni fa. Al momento sono due le persone fermate e cinque quelle ricercate. Evacuata anche la centrale nucleare di Liegi.
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L’attentato alla de-facto capitale europea ha avuto numerosi strascichi anche a livello europeo. Chiuse numerose importanti stazioni ferroviare, come le centrali di Parigi e Bruxelles. Massima allerta in tutti gli aeroporti. Controlli alle frontiere e chiusura della frontiera tra Francia e Belgio.
Tutta l’Europa è al fianco del Belgio, messaggi di cordoglio anche dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi: “Sono lì con il cuore e con la mente”. Proclamati tre giorni di lutto nazionale.