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Dopo il titolo di campione del mondo nel salto in alto indoor arrivato a Portland, Alfio Giomi esprime tutta la sua felicità elogiando il protagonista in questione, Gianmarco Tamberi. “Troppo bello, la conferma di un talento che per noi non e’ una novità. A Rio sarà tra coloro che aspirano alla vittoria finale, non si può nascondere”. Un momento di forma impressionante, sottolineato dall’ottima prestazione in terra americana. “Credo che la Federazione – afferma il numero uno della Fidal – su di lui ha investito perché ci ha creduto fin dall’inizio. Conoscendolo, lui e suo padre (Marco, ex atleta e ora coach di Gimbo, ndr), abbiamo subito capito che questa era una coppia che aveva delle potenzialità infinite. Gli siamo stati vicini e loro hanno dimostrato che valevano quanto ci immaginavamo. Un campione grandissimo gestito in maniera eccezionale, con l’aiuto del padre ha saputo incanalare la sua esuberanza nella maniera migliore, un grandissimo professionista che vive con grande passione il suo lavoro. Per noi e’ una fortuna averli tra le nostre file”. Adesso andare a Rio 2016 per vincere l’oro non e’ più un sogno: “Le Olimpiadi sono la manifestazione più difficile in assoluto – conclude Giomi – e vincere e’ sempre difficilissimo. Da oggi Tamberi e’ fra coloro che e’ giusto aspirino al massimo risultato, poi da qui a raggiungerlo c’e’ una strada lunga. Ma va bene che non si sia nascosto, perche’ vincere a 2.36 e tentare due volte 2.40 significa che ora sei il numero uno. Non si può nascondere, ma non è da Gimbo farlo…”.