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Francesca Schiavone approda agli ottavi di finale del Wta International di Katowice, torneo da 250mila dollari di montepremi che dal 2014 si gioca sui campi in cemento indoor della città polacca. La prima edizione del torneo si era giocata nello stesso impianto, ma su campi in terra battuta, con affermazione finale di Roberta Vinci, in una settimana dal tennis sopraffino culminata con la vittoria su Petra Kvitova.Tornando all’attualità, l’ex campionessa del Roland Garros ha sconfitto la modesta Valeriya Strakhova, giovane ucraina numero 236 del mondo alla prima apparizione in un main draw Wta, peraltro come lucky loser. Risultato finale 6-4, 6-3, in un’ora e 21 minuti.
Le maggiori insidie per l’azzurra erano rappresentate, più che dal valore dell’avversaria, dall’adattamento alle condizioni di gioco. Mentre la Strakhova aveva già accumulato tre partite di qualificazioni, Francesca negli ultimi due mesi ha girato il mondo e sperimentato ogni tipo di superficie. Dalla lieta (vista la vittoria finale) ma lenta terra di Rio al cemento outdoor di Monterrey e Miami, fino alla mascherata terra del 50mila dollari di Osprey (quando si gioca negli Usa, difficile che il binomio terra rossa-campi lenti venga rispettato), torneo nel quale è stata impegnata la scorsa settimana.
E difatti il primo set è il festival del break, ben sette su dieci game. Fortuna che l’azzurra tiene un turno di servizio in più dell’avversaria, e chiude il primo parziale 6-4, con un tennis dal livello altalenante ma dal cinismo sufficiente (chiude al primo set point sul 30-40 in risposta).
Nel secondo set il match sembra scivolare verso un epilogo scontato. La Schiavone è più libera nei colpi e la Strakhova in stato confusionale, parziale nettissimo di 4-0 con appena quattro punti per l’ucraina. Le distrazioni dell’italiana e la tenacia della giovane avversaria fanno sì che il passivo sia dimezzato, ma dal 4-2 si seguono fedelmente i turni di servizio, e Francesca chiude l’ultimo game recuperando con quattro punti consecutivi da un pericoloso 0-30.
Certo servirà una prestazione di livello superiore per aver la meglio su Alizé Cornet, sua prossima avversaria e testa di serie numero 4, che su questi campi ha festeggiato il suo penultimo trionfo in carriera nel 2014, battendo Camila Giorgi in finale. La transalpina ha faticato più del previsto per superare la bulgara numero 234 del mondo Shinikova, dovendo ricorrere al terzo set (6-2, 6-7 (5), 6-3). Molto meno problematiche le affermazioni di Ekaterina Alexandrova (6-0, 7-6 (5) a una Koukalova sempre più in crisi) e soprattutto di Jelena Ostapenko. L’ex vincitrice del torneo di Wimbledon a livello junior ha annichilito Daniela Hantuchova, rifilandole un pesantissimo 6-1, 6-1.