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E sono venti. Cifra tonda per Daniele Scardina che batte Jurgen Doberstein (ritiro) e conquista la ventesima vittoria in venti incontri, confermandosi imbattuto e vincendo il terzo titolo dei supermedi in tre incontri: prima l’internazionale IBF, poi la cintura UE e ora l’Intercontinentale WBO. ‘King Toretto’ si conferma volto principale del pugilato italiano e ammette di voler tornare sul ring per “febbraio o marzo” del 2022. Già, ma contro chi? E soprattutto, per cosa? L’opzione più probabile è la sfida per il titolo europeo (lasciato vacante da Richards), cioè la soluzione più naturale per chi ha già vinto la cintura dell’Unione Europea e si è tolto la soddisfazione di battere un buon pugile come il 32enne Doberstein. Ma Scardina frena: “Mi piacerebbe, è un titolo prestigioso ma valuterò ogni opportunità e deciderò col mio staff”, dice a caldo dopo la vittoria. Insomma, occhi puntati sulla categoria dei supermedi, in fermento e con grandi talenti.
Alla vigilia della sfida, Scardina aveva anche fatto un nome: “Negli Stati Uniti si parla molto di Edgar Berlanga, perché è un picchiatore che vince quasi sempre prima del limite. Secondo me, è anche un ottimo pugile dal punto di vista tecnico. Insieme al mio team valuteremo ogni opportunità”. Due soluzioni prestigiose per avvicinare ulteriormente il sogno del match mondiale. Canelo Alvarez è il padrone della categoria, ad oggi è anche solo difficile pronunciare il suo nome e per poterlo sfidare serve qualcosa di più. Ma da stasera, il sogno è quantomeno un pizzico più concreto. Anche perché ora si inizia a scalare vertiginosamente i ranking: prima della ventesima vittoria, Toretto era classificato numero 11 al mondo dall’International Boxing Federation, numero 13 dalla World Boxing Organization, numero 15 dalla World Boxing Association. Insomma, sognare si può.
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