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Scoppiano le polemiche in Australia per la misura di quarantena alla quale sono sottoposti alcuni degli atleti impegnati a Tokyo 2020. Infatti nello stato della South Australia le autorità regionali hanno raddoppiato il periodo di quarantena da 14 a 28 giorni per coloro che non rientrano con un volo diretto. Sono cinquantasei gli atleti che rientrano in questa misura, di cui sedici sono già in quarantena a Sydney. Duro il commento di Matt Carroll, presidente del comitato olimpico australiano: “Mentre altri paesi celebrano il ritorno dei loro atleti, noi sottoponiamo i nostri al trattamento più crudele e sprezzante. Sono puniti per aver rappresentato con orgoglio il loro Paese distinguendosi ai Giochi Olimpici“.
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