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“Credo che il doppio oro diviso tra Tamberi e Barshim nel salto in alto sia stato il più emozionante della storia olimpica. L’amicizia dimostrata in pedana dai due atleti che hanno dovuto condividere la sfortuna di seri infortuni, sono l’essenza dello sport. L’Italia è un Paese con grandi tradizioni sportive, che ha sempre prodotto campioni fantastici nell’atletica: la vostra estate è da incorniciare. Siete un modello da copiare. Atleti di 43 Paesi sono saliti sul podio, il numero più alto da 20 anni. A dimostrazione della diversità e della diffusione dell’atletica nel mondo. Inoltre 12 nazioni in tutta l’Olimpiade hanno avuto la possibilità di salire sul podio grazie all’atletica. Abbiamo superato quota 100 nella storia dei Giochi; a Tokyo si sono aggiunti l’oro nel giavellotto dell’India con Chopra e il Burkina Faso grazie al bronzo di Zango nel triplo. E poi ci sono i giovani, oro e argento negli 800 femminili sono andati a due diciottenni, la statunitense Mu e la britannica Hodgkinson”. Queste sono le recenti dichiarazioni di Sebastian Coe, intervistato dal ‘Corriere dello Sport’ per un bilancio post-Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Il presidente di World Athletics ha elogiato le gesta del movimento d’atletica italiano, dedicando parole al miele alla tradizione sportiva nostrana, definendola esemplare.
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