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E’ tempo di verdetti nelle qualificazioni ai Mondiali 2018 in Russia. A poco a poco si inizia così a delineare il quadro delle 32 partecipanti alla 21esima edizione della manifestazione più importante per quanto riguarda le Nazionali. Andiamo dunque a scoprire quali selezioni hanno già staccato il biglietto per Mosca e quali invece si giocheranno l’approdo a novembre.
La stessa Russia è stata la prima squadra a qualificarsi di diritto il 2 dicembre 2010 in qualità di paese ospitante: per questo motivo, non ha dovuto prendere parte alle qualificazioni organizzate dalla UEFA. Sono tredici le nazionali europee ammesse al Mondiale. Nove di queste le conosciamo già , si tratta delle vincitrici dei gironi eliminatori: la Francia, il Portogallo, la Germania, la Serbia, la Polonia, l’Inghilterra, la Spagna, il Belgio, l’Islanda. Per quest’ultima si tratta dell’esordio assoluto in questa competizione, dopo l’ottimo percorso a Euro 2016. Eliminate di lusso Olanda, Bosnia, Galles e Turchia, arrivate terze o quarte nei propri gironi. Le altre quattro partecipanti europee verranno decretate in seguito a un play off con andata e ritorno. Oltre all’Italia, costretta al secondo posto dallo strapotere della nazionale iberica, prenderanno parte agli spareggi Svezia, Svizzera, raggiunta in classifica all’ultimo respiro dal Portogallo, davanti per la migliore differenza reti, Irlanda del Nord, Irlanda, che ha battuto il Galles a domicilio nell’importantissimo scontro diretto all’ultima giornata, Danimarca, Grecia e Croazia, che ha scacciato via crisi e spettri di una mancata partecipazione riuscendo a vincere in casa dell’Ucraina lunedì. Queste otto squadre sono le migliori seconde dei nove gironi. La Slovacchia, che ha chiuso al secondo posto dopo l’harakiri della Scozia, con i propri 18 punti è la peggiore del lotto, e per questo è stata eliminata. Gli spareggi si giocano dal 9 al 14 novembre, sorteggio degli accoppiamenti fissato per il 17 ottobre: gli azzurri di Ventura sono testa di serie, Irlanda del Nord, Irlanda, Svezia e Grecia le quattro avversarie possibili.
In Asia la situazione è ben delineata da diverso tempo. Iran e Giappone sono le vincitrici dei due gironi, Arabia Saudita e Corea del Sud si sono invece piazzate al secondo posto: tutte e quattro sono qualificate di diritto a Russia 2018. Le terze qualificate, Siria e Australia, hanno disputato uno spareggio. La favola del paese mediorientale, dilaniato dalla guerra e col calcio come unica valvola di sfogo e fonte di distrazione, si è interrotta nei supplementari del match di ritorno, quando l’eterno Cahill ha regalato il passaggio del turno alla sua Australia (che nel mondo del calcio si è da alcuni anni affiliata alla AFC). I canguri dovranno adesso vedersela con la quarta classificata del girone eliminatorio del Nord America. CONCACAF che ha da qualche giorno designato due qualificate certe ai Mondiali: si tratta di Messico e Costa Rica, rispettivamente prima e seconda nel girone finale da sei squadre. Nella notte italiana tra martedì e mercoledì toccava agli Usa difendere il terzo posto (12 punti) contro Trinidad & Tobago, ma gli statunitensi crollano e perdono contro il fanalino di coda. Contemporaneamente, Panama e Honduras, appaiate a 10 punti e spinte da quel clamoroso parziale, rimontano col brivido contro le due già qualificate: la prima è già ai Mondiali per la prima volta nella propria storia, mentre gli honduregni vanno ai play off intercontinentali, come detto, contro l’Australia. Gli Usa non andranno in Russia, doccia fredda a sorpresa.
L’unica confederazione a non prevedere spareggi successivi ai gironi è quella africana: sono cinque le squadre della CAF ammesse ai Mondiali, allo stesso modo cinque sono i gironi da quattro squadre: chi vince il proprio raggruppamento vola in Russia. Le qualificazioni africane termineranno a novembre, con l’ultima giornata da giocare. Egitto e Nigeria hanno già vinto il proprio girone e possono prenotare i voli per il paese sovietico, mentre per la Tunisia è quasi una formalità : basterà un punto contro la Libia. Grande incertezza, invece, nei gruppi C e D: nel primo, Marocco (9 punti) e Costa d’Avorio (8 punti) si giocano tutto nello scontro diretto a inizio novembre, mentre nel secondo il Senegal è in testa con una partita in meno rispetto alle immediate inseguitrici. Occhio però al Sudafrica: le due squadre si affronteranno per due volte in pochissimi giorni, e un doppio successo dei Bafana Bafana vorrebbe dire qualificazione per la nazionale che ha ospitato l’edizione 2010 dei Mondiali.
Nel raggruppamento oceanico (OFC) come previsto è stata la Nuova Zelanda, ormai diversi mesi fa, ad aggiudicarsi la Coppa delle nazioni oceaniche, qualificandosi così per lo spareggio intercontintale contro la quinta classificata del maxi girone sudamericano. Restano da analizzare proprio i responsi dell’ultima infuocata notte di qualificazioni in CONMEBOL: l’Argentina era chiamata a vincere in Ecuador per andare ai Mondiali, ci riesce seppur con qualche difficoltà in avvio. L’Albiceleste approfitta della sconfitta del Cile contro il Brasile già da marzo certo dei Mondiali e si qualifica direttamente al terzo posto con 28 punti, mentre la Roja viene clamorosamente eliminata, così come il Paraguay, che se avesse vinto contro il Venezuela, visti gli altri risultati, si sarebbe piazzato tra le prime cinque. Si qualifica anche l’Uruguay, che batte la Bolivia e chiude a quota 31, mentre tra Perù e Colombia finisce 1-1: un risultato che porta in Russia i Cafeteros e la Blanquirroja al play off contro i neo zelandesi.
Le qualificate al Mondiale 2018 sono al momento 23. Ordinate in base alla data di qualificazione matematica, riepilogando, si tratta di Russia, Brasile, Iran, Giappone, Messico, Belgio, Corea del Sud, Arabia Saudita, Germania, Inghilterra, Spagna, Nigeria, Costa Rica, Polonia, Egitto, Islanda, Serbia, Francia, Portogallo, Uruguay, Argentina, Colombia, Panama. Per scoprire quali saranno le ultime nove selezioni a staccare il pass per la 21esima edizione della Coppa del Mondo bisognerà attendere fino a metà novembre.