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Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, la cartolina del Gran Premio d’Azerbaijan è “scintillante”. Tanti saluti a Baku, il tracciato cittadino che domenica 25 giugno 2017 ha illuminato l’ottava tappa del campionato di Formula 1. Una gara spettacolare condita da tante imprecisioni e tanti errori importanti che hanno tenuto incollati al televisore tutti gli amanti del motorsport.
Il vincitore in terra azera è stato, a sorpresa, Daniel Ricciardo che ha permesso alla Red Bull di centrare il primo trionfo stagionale tornando sul gradino più alto del podio dopo il GP della Malesia 2016. Seconda posizione per Valtteri Bottas che in volata è riuscito a beffare Lance Stroll prendendogli la scia e sfruttando a pieno il motore Mercedes. Per Stroll, Williams, gara capolavoro che gli permette di iscrivere il proprio nome nella lista dei più giovani piloti a salire sul podio (dietro solo a Max Verstappen per precocità). Ma tutto questo è stato totalmente cancellato dalla clamorosa sfida accesa da Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, al limite del regolamento.
LA ROTTURA DEI RAPPORTI – Rapporto sanabile? Probabilmente no, le parole dei protagonisti al termine della gara pesano come un macigno: ma tutto questo cosa ci importa? Volevamo la sfida sentita in pista, ed eccola qui. Sette titoli iridati insieme (4 per il tedesco e 3 per il britannico) ma mai in lotta, l’uno contro l’altro, per la classifica piloti. Quello che è successo a Baku ha dell’incredibile e tutto ciò fa presagire una sfida senza esclusione di colpi per il proseguo della stagione.
OSSESSIONE DELLA SFIDA – La griglia di partenza vedeva Lewis Hamilton scattare dalla prima casella con il leader del Mondiale, Sebastian Vettel, addirittura in quarta dietro a Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen. Con il contatto fra i due finlandesi, il tedesco ha potuto recuperare due posizioni portandosi immediatamente in seconda piazza dietro al britannico. Pochi giri e subito il primo team radio curioso da parte di Hamilton: “Ma Bottas dove è finito?“. Il team work chiesto da Lewis non è più attuabile perché il compagno di squadra è scivolato nelle retrovie, addirittura doppiato, dopo aver danneggiato la macchina a seguito del contatto con la Ferrari. Un team radio davvero curioso perché questo accerta la vera e propria “ossessione” che Hamilton vive nei confronti di Vettel. Ad inizio stagione erano coriandoli, feste ed abbracci per una sfida eccitante e stimolante. Ed ora? I due piloti la vivono in pista, tra le scodate, il nervoso ed il gioco delle parti.
AUTOSCONTRO – L’episodio chiave in Azerbaijan è stato quello sotto regime di Safety Car. Hamilton guida il gruppo pochi istanti dal via libera della direzione di gara ed inizia il classico “elastico” tra frenata e ripartenza. Vettel lo segue, lo scruta e cerca il posizionamento adatto per prendere maggior trazione al momento del via. In curva, la Safety Car va via e Hamilton dimezza la sua velocità dai 90 ai 45 chilometri orari. Il ferrarista, non aspettandosi questo rallentamento, prosegue con la sua velocità e finisce addosso alla Mercedes rovinando l’ala.
In questo momento, l’euforia ed il nervosismo prendono il sopravvento su Vettel che, nelle momentanee vesti da “ragazzino”, si affianca e rifila una “ruotata” al britannico. Un gesto sportivamente inaccettabile e per certi versi pericoloso ma che attribuisce un gran significato alla sfida che è in corso fra i due. “Ehi, tu con me queste cose non le fai” avrà pensato il tedesco voglioso di esternare il suo disappunto al diretto avversario direttamente in pista, con tutto il mondo incollato alla tv. Un colpo da “autoscontro” che, a detta di Hamilton, ha provocato profonda delusione per un comportamento irrispettoso derivato, comunque, da un’azione da “furbetto” del pilota della Mercedes.
#Hamilton #Vettel, have you had an accident at work? Call Lawyer4Money now… pic.twitter.com/tzQcCbCNCP
— Ian Collins (@iancollinsuk) 25 giugno 2017
A margine di tutto ciò, il vero rammarico dei ferraristi è proprio la vittoria buttata via per un gesto simile. Perché proprio per via di questo “fallo di reazione”, a Vettel è stata rifilata una penalità di 10 secondi da “Stop&Go” mentre Hamilton è dovuto rientrare ai box per farsi sistemare il poggiatesta (clamorosamente instabile dopo la ripartenza a seguito della bandiera rossa). Il ferrarista, al rientro dai box dopo aver scontato la penalità, beffa il britannico e centra il quarto posto difendendosi sul finale di gara da un Hamilton davvero affamato. Pole position buttata via con una manciata di punti regalati al proprio rivale.
Il primo duello l’abbiamo avuto in Spagna quando Hamilton superò Vettel in rettilineo in un momento preciso della gara in cui la Mercedes “ne aveva di più” della Ferrari. Gli applausi, le strette di mano ed i complimenti dopo questa giornata sono terminati.
Ognuno per la propria strada, con il proprio carattere ed il proprio modo di fare. Un duello fra campioni che fra qualche anno verranno ricordati come “leggende”.
Stiamo vivendo uno dei campionati più belli degli ultimi anni con una sfida infuocatasi solamente al secondo “testa a testa” in pista (in 8 gare totali) fra i due piloti. Seb e Lewis, più vicini che mai per contendersi, gara dopo gara, delle vittorie che valgono molto di più del trofeo in sé. Ci si rivede in Austria.