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Canoa, Antonio Rossi: “Il movimento mi chiede di candidarmi nuovamente”

Antonio Rossi - Foto Profilo Ufficiale Facebook

Non si placano le polemiche per l’elezione di Luciano Buonfiglio alla presidenza della federazione canoa e kayak avvenuta lo scorso 22 ottobre. Lo sconfitto Antonio Rossi ha presentato un ricorso alla Corte d’Appello Federale che però lo ha dichiarato inammissibile mentre successivamente il Collegio di Garanzia del Coni lo ha accolto sollecitando la Corte ad esprimere un giudizio.

Il tre volte oro olimpico è tornato alla carica: “Ho chiesto un nuovo conteggio dei voti ma la mia richiesta è rimasta inascoltata. Si disse semplicemente con quale percentuale aveva vinto Luciano Buonfiglio e non furono dati i risultati delle schede bianche e nulle. Successivamente, si apprese che se queste fossero state conteggiate, come prevede la legge, Buonfiglio non avrebbe raggiunto il 55% e quindi non sarebbe stato eletto. A tutto ciò si deve aggiungere che si votò con una metodica non consentita dal Regolamento Organico”.

“Oltre all’esclusione dal conteggio delle schede nulle e bianche e al lettore ottico non previsto con scheda aperta che passava davanti a tutti si è aggiunto un fatto gravissimo – continua Rossi – Si è scoperto, all’apertura dello scatolone, che le schede non erano né timbrate né firmate come prevede il Regolamento Organico (art. 47). Le schede bianche dichiarate sul verbale della Commissione Scrutinio erano 30, in realtà ne è stata trovata soltanto una. Fatto evidente che qualcosa era sbagliato. Il presidente uscente aveva avuto la delega del Consiglio Federale per organizzare l’Assemblea del 22 ottobre e questi sono stati i risultati. Il Collegio di Garanzia del Coni ha accolto il mio ricorso che proponeva l’annullamento dell’Assemblea, ma oggi abbiamo degli organi che continuano a rimanere in carica pur senza avere la legittimazione di una valida Assemblea elettiva“.

Rossi sarebbe pronto a ricandidarsi e lo dice senza mezzi termini: Nello sport impari a conquistare i risultati faticando molto, sia da atleta che in altri ambiti. Ho voluto dimostrare che nello sport il rispetto delle regole è tutto. Il mio movimento mi chiede questo e vorrei poterlo fare, anche se a qualcuno sembra troppo e ad oggi le modalità non si rappresentano chiaramente”.

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